Continua l’allarme covid con la variante Omicron 5. I contagi sono sempre più alti, l’ultimo bollettino del 29 giugno ha segnalato quasi 94mila contagi, un numero in crescita che si era visto solo nel periodo tra gennaio e marzo. In pochi si aspettavano un’ondata così potente in piena estate, ora gli esperti parlano di picco tra metà e fine luglio, quando si attendono 2 milioni di italiani positivi per poi vedere una lenta decrescita come accaduto in Portogallo.

Nuova ondata Covid in autunno ancora peggiore per Omicron 5

In autunno, però, non si prevede affatto uno scenario positivo come ha fatto notare Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza:

“Avremo un ottobre terribile.

Non sarà come quello della prima ondata covid del 2020 perché non avremo lockdown, ma avremo un aumento pazzesco della mortalità tra i fragili. E quando dico fragili, penso a una mortalità degli ultraottantenni che arriveranno a ottobre non vaccinati con la quarta dose e a tutti gli altri fragili come i trapiantati. Questi sono tutti fattori che ci porteranno ad avere non quell’eclatante allarme delle prime ondate, ma a una mortalità in forte aumento”

Dunque, la nuova ondata Covid estiva a causa della variante Omicron 5 non ci rende immuni da nuovi pericoli in autunno a detta degli esperti, che ora prevedono un nuovo boom da ottobre e molti più ricoverati a causa della campagna vaccinale ferma. Ricciardi ha specificato che da marzo la campagna vaccinale è bloccata: “Purtroppo – ha detto il professore – quella che vedo è una sorta di rassegnazione, di accettazione da parte della popolazione che è tutto finito, che è meglio che uno si prenda il covid ‘tanto è un’influenza’. Non è un’influenza perché è la terza causa di mortalità in Italia. Quindi dobbiamo vigilare e cercare di far sì che questo ‘laissez faire’ non passi”.

La popolazione ha abbassato la guardia e anche la politica secondo Galli

Gli esperti sembrano dunque anticipare un ottobre terribile, anche se di recente si era parlato della quarta dose proprio a partire da settembre per gli over 50 o 60 e i soggetti fragili.


A far eco alle parole di Ricciardi ha pensato anche l’infettivologo Massimo Galli, ex primario del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano in un’intervista a Fanpage, dove ha parlato di picco a fine luglio e variante molto contagiosa sottolineando che la popolazione ha abbassato la guardia e anche la politica.