Quando mancano sempre meno mesi all’arrivo delle nuove misure volute dal governo e che prenderanno il posto del Reddito di Cittadinanza, giungono anche i primi dati che confermano una sorta di distacco dalla storica misura. Sono sempre più in calo i percettori di reddito di cittadinanza. A dirlo sono i dati Inps, secondo cui ad aprile 2023 le famiglie che hanno percepito il sostegno sono state 956.817. Un numero che fa capire come in parte, dietro questo distacco, ci siano le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023.

Un trend che è anche coinciso con la fine della pandemia di covid.

Il reddito di cittadinanza è sempre meno attraente ma quali sono i motivi 

Innanzitutto, va detto che da luglio, migliaia di famiglie perderanno il reddito di cittadinanza. In quanto quest’anno le mensilità massime che si possono richiedere per chi è occupabile e non ha all’interno della famiglia disabili, anziani e minori è di 7. Da un lato, quindi, il fatto che sono diminuiti i mesi in cui è possibile chiedere l’assegno ha certamente avuto un peso per il calo delle domande. Secondo l’Osservatorio Inps i beneficiari sono 956 mila. Almeno 240 mila in meno rispetto al dicembre 2022. E ancora meno rispetto al periodo della pandemia, quando il numero dei beneficiati aveva toccato il record.

Oltre ai meno dei beneficiari, c’è stato anche un calo delle richieste. Nei primi 4 mesi dell’anno, infatti, le domande sono state 366mila contro 485mila dello stesso periodo del 2022. Detto ciò, questa estate il numero di percettori scenderà ancora a causa della diminuzione delle mensilità. Chi ha fatto domanda a gennaio, quindi, già da luglio non lo riceverà più. I motivi di una minore attrattività del reddito vanno ricercati anche altrove.

Ad esempio, il fatto che con le novità contenute nella Legge di Bilancio c’è l’obbligo di accettare la prima offerta di lavoro, potrebbe aver indotto molte persone a rinunciare.

Durante la pandemia, il reddito di cittadinanza ha avuto un peso enorme e ha permesso a molte famiglie di andare avanti. Adesso che la situazione è migliorata e nello stesso tempo le condizioni si sono fatte più stringenti, il calo delle domande può rappresentare un normale passaggio. Anche perché da gennaio arriveranno l’Assegno di inclusione e il Supporto alla formazione lavoro che in un certo senso cambieranno le carte in tavola, anche per quanto riguarda i requisiti.

Domande reddito di cittadinanza: perchè dopo il Covid stanno diminuendo

Nel frattempo, in questi giorni è arrivato il pagamento del reddito di cittadinanza per il mese di maggio. Invece per quanto riguarda giugno, le date da segnare sono la metà di giugno per chi ha chiesto il sostegno per la prima volta e dal 27 giugno circa per tutti gli altri.
Da quando sono arrivate le novità della Legge di Bilancio, quindi, sono calate le domande relative al Rdc. La colpa, però, non è solo della diminuzione delle mensilità.

Riassumendo

  • Nei primi mesi del 2023 le domande relative al Rdc sono scese e questo coincide con la fine della pandemia di covid
  • Secondo i dati Inps, le famiglie che hanno percepito il sostegno sono state 956.817 ad aprile 2023
  • Tra i motivi il fatto che la durata dell’assegno è sceso a sette mensilità
  • Un Peso lo ha avuto anche l’obbligo di accettare la prima offerta di lavoro
  • Tutto cambierà con l’arrivo del nuovo Assegno di inclusione attiva.