La criptovaluta Dogecoin, inventata da Billy Markus e Jackson Palmer, torna a colpire ancora su Twitter. Non è la prima volta che Elon Musk, per promuovere il valore della moneta, inventa qualcosa da proporre agli utenti del noto social. Ora è andato ancora oltre. Alcune ore fa, infatti, nella versione web del sito ha sostituito il noto uccellino blu, storico logo di Twitter, con il cane Shiba Inu, ormai simbolo della criptovaluta Dogecoin. Lo scopo è chiarissimo: far impennare il valore della moneta.

Musk, che ormai è uno degli uomini più ricchi al mondo, ha anche pubblicato una vignetta che ritrae il Doge mentre guida l’auto. Nell’immagine si vede un agente della polizia che ferma il Doge e il cane che ironizza sulla foto della patente che ritrae l’uccellino azzurro.

Dogecoin diventa di nuovo protagonista su Twitter grazie a Elon Musk che fa schizzare il suo valore 

Le mosse social di Musk non sono fatte a caso. Infatti, solo per pubblicare questa vignetta e sostituire il logo nella versione web di Twitter, ha fatto alzare il valore di Dogecoin del 30%. Mica poco. Oltre a diventare di tendenza su Twitter, la criptovaluta ha raggiunto anche un valore di 10,2 centesimi. Numeri davvero importanti.
Ovviamente, non è tutto oro quel che luccica. Infatti, Elon Musk è considerato il responsabile della crescita smisurata della criptovaluta. Alcuni investitori lo hanno accusato di aver fatto salire il prezzo del 36.000% in due anni usando proprio campagne social e meme, che poi sono diventati virali. Dopo le campagne, però, lo stesso Musk avrebbe fatto crollare il valore della moneta – a detta degli investitori. Ecco perché il visionario sudafricano e Dogecoin sono “impegnati” in una causa legale per 258 miliardi di dollari.

Perchè il visionario sudafricano ha creato il meme diventato virale?

E già in rete circolano alcuni rumors sui motivi per cui Musk avrebbe pensato a questa mossa strategica.

Si vocifera che se il valore di Dogecoin salisse, Musk potrebbe sfruttare l’occasione per vendere la propria parte della moneta e ottenere guadagni enormi, che a sua volta userebbe per ripagare i prestiti chiesti per comprare Twitter. Tutto ciò considerando che da quando è stato acquistato da Musk, il social ha perso di valore.
Ma in realtà potrebbe trattarsi solo di una provocazione del noto imprenditore contro il processo che lo riguarda. In fondo, il detto inventato da Oscar Wilde “c’è solo una cosa peggio dell’essere chiacchierati: il non essere chiacchierati” si sposa con le strategie di successo del noto miliardario.