La pandemia di covid-19 ha causato un aumento delle dimissioni dal lavoro in moltissimi paesi. In Italia a lasciare la propria professione sono stati soprattutto neo-genitori e donne.

Dimissioni dal lavoro post covid, ecco perché in tanti hanno deciso di cambiare vita

Delle dimissioni dal lavoro post covid-19, ne ha parlato di recente il Washington Post, sottolinea do come il fenomeno “Great Resignation”, la “Grande Dimissione”, sia ormai a livello planetario. Negli Usa, secondo i dati del Dipartimento del Lavoro, più di 4 milioni di persone hanno lasciato il proprio mestiere da agosto, la maggior parte provenivano da settori come l’ospitalità o la vendita al dettaglio.

La pandemia sembra aver messo al centro la salute e avrebbe fatto cambiare visione ad una moltitudine di lavoratori che ora sembrano avere nuove aspirazioni.

Negli Stati Uniti colossi come Amazon e Mc Donald hanno anche aumentato lo stipendio del 10% ma, nonostante tutto, faticano a trovare personale. Secondo Danny Nelms, presidente del Work Institute, la pandemia avrebbe influenzato la mente delle persone: “Tutti questi fattori stanno spingendo le persone a riflettere sulla loro vita, sulla loro carriera e sul loro lavoro. Aggiungete a questo oltre 10 milioni di nuove aperture, ed ecco che la possibilità di fare qualcosa di diverso non sembra più impossibile”. Le persone, insomma, non si accontentano più e non solo cercano prospettive migliori ma badano anche al tempo libero.

La situazione in Italia

Anche nel resto del mondo la situazione non sembra poi così diversa. Secondo i dati raccolti dall’Ocse, almeno in 38 paesi lavorano 20 milioni di persone in meno rispetto a prima della pandemia. Anche in Italia la situazione sembra prendere la stessa piega, anche se in maniera minore. Nel nostro paese il mercato del lavoro non è vitale come quello americano e i salari aumentano poco. I cambi vita ci sono però anche da noi.

Molto spesso a causa di ambienti tossici, l’orario o l’assenza di giornate di lavoro in smart working e a farne le spese sono spesso donne o giovani genitori.

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