Una buona notizia per gli oltre 4 milioni di italiani che soffrono di diabete di tipo 2: è arrivato in Italia, ed è rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale, il semaglutide, farmaco di ultima generazione che, inoculato per via iniettiva una volta a settimana permette un migliore controllo dei livelli di glicemia oltre a dare benefici per quanto riguarda il peso corporeo e il rischio di complicazioni a carattere cardio-vascolare. Sul diabete, però, circolano sul web una serie di fake news che, oltre a essere palesemente false, possono provocare anche dei rischi concreti per la salute: in questo articolo faremo il punto della situazione sul nuovo farmaco e su come evitare di incappare in bufale su una patologia molto diffusa e pericolosa.

Il nuovo farmaco per il diabete tipo 2: caratteristiche e benefici

Secondo i dati Istat del 2017, i malati di diabete di tipo 2 in Italia sono circa 3,4 milioni di italiani, oltre a un altro milione di persone che non sanno di avere questa patologia: si tratta, insomma, di un problema che riguarda circa il 5,7% dell’intera popolazione nazionale. Il nuovo farmaco è il semaglutide e si tratta di un omologo al 94% del Glp-1, ormone presente nel nostro organismo che agisce sulla regolazione del glucosio e della sensazione di appetito. Come spiega il professore di Endocrinologia presso l’Università degli Studi ‘G. D’Annunzio’ Chieti-Pescara, Agostino Consoli, le modifiche strutturali di questa molecola permettono una somministrazione settimanale.

Secondo gli studi scientifici alla base dell’elaborazione di questo nuovo farmaco, circa il 79% dei pazienti raggiunge quello che viene definito l’obiettivo terapeutico, ed è questo il motivo per cui la nuova terapia ha avuto il via libera da parte dell’Ada/Easd 2018 anche per la cura delle fasi iniziali della malattia. Abbassare anche di un solo punto percentuale il livello di emoglobina glicata, l’indicatore che misura l’efficacia della terapia, permette di ridurre di molto le possibili complicanze del diabete di tipo 2: circa il 37% in meno di patologie di carattere micro vascolare, circa il 14% in meno di infarti cardiaci, il 12% in meno di ictus, e il 21% in meno di decessi.

Il problema delle fake news sul diabete: attenzione al web

Hai problemi di iperglicemia? Prova con la dieta della carbonara o quella del gruppo sanguigno! Ma soprattutto, evita l’insulina, perché produce dipendenza e può rendere ciechi. Queste sono soltanto alcune delle fake news che circolano sul web e che, secondo gli esperti, possono produrre effetti estremamente negativi nella salute di coloro che sono affetti da questa patologia. Insomma, anche per quanto concerne il diabete di tipo 2, sono molte le bufale che circolano sul web e che possono avere effetti molto negativi sui pazienti. A lanciare l’allarme è l’Ordine dei giornalisti del Lazio in collaborazione con l’azienda Eli-Lilly: è stato organizzato infatti un corso su come raccontare giornalisticamente il fenomeno, sottolineando come la migliore cura sia sempre la giusta informazione.

La vicepresidente di Diabete Italia, Rita Stara, racconta come tra le fake news che circolano maggiormente online vi siano quelle che riguardano le abitudini alimentari, come ad esempio le diete suggerite di tipo iperproteico che produce grandi rischi per la salute dei diabetici, o quelle concernenti i prodotti naturali che sostituirebbero l’insulina, che è né più né meno un ormone salvavita.

Insomma, quando si parla di salute e di patologie come il diabete di tipo 2, occorre sempre un’informazione quanto mai corretta e basata su fonti scientifiche.

Leggete anche: Diabete, una patologia che spaventa: come prevenirlo con semplici norme dietetiche

[email protected]