Il diabete mellito di tipo 2 rappresenta la forma più diffusa che assume questa malattia ed è propria dell’età matura. Riconoscere i sintomi, soprattutto quando sono presenti altri fattori di rischio come obesità, ipertensione, sedentarietà, trigliceridi alti, può permettere una diagnosi precoce e una migliore gestione della malattia.
Questa tipologia di diabete riconosce come proprie cause sia fattori di carattere ereditario sia fattori di carattere ambientale ed è caratterizzato da un duplice problema: l’insulina non viene prodotta in quantità sufficiente (deficit di secrezione) oppure l’insulina non agisce come dovrebbe (insulino-resistenza).


Ma quali sono i sintomi dai quali riconoscere il diabete mellito di tipo 2?

I sintomi che potrebbe indicare la presenza del diabete

Il diabete di tipo 2 è molto comune e colpisce in età matura. Molto spesso è collegato a uno stile di vita errato, ma il vero problema è che esordisce spesso con sintomi difficili da collegare alla malattia, rendendo difficile la diagnosi precoce. Se ci si trova in una condizione di ipertensione, obesità e trigliceridi alti, associati a uno stile di vita sedentario, e sono presenti i sintomi che stiamo per descrivere, allora è possibile che stia esordendo il diabete. Importante è saper leggere con attenzione i segnali che il nostro organismo ci lancia.

Ecco quali sono i sintomi:

minzione frequente, soprattutto di notte;
senso di stanchezza e spossatezza;
una percezione più elevata dello stimolo della sete;
una guarigione molto rallentata delle ferite;
episodi frequenti di candida genitale con prurito;
secchezza oculare.

Dal punto di vista delle analisi di laboratorio, ecco alcuni segnali particolarmente chiari:

iperglicemia (aumento degli zuccheri nel sangue);
glicosuria (presenza di zucchero nelle urine).
Non sono da sottovalutare anche:
ipertrigliceridemia (vale a dire, i trigliceridi alti),
iperuricemia (aumento nel sangue della quantità di acido urico, fattore connesso al rischio di gotta).

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