Delfino morto in Sardegna: si riapre l’orrore del traffico di carne tossica

Dopo il ritrovamento del delfino morto in Sardegna si riapre l'orrore del mercato nero della carne. I criminali non si fermano di fronte all'etica e alla legge ma neanche alla salute

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Dopo il ritrovamento del delfino morto in Sardegna si riapre l'orrore del mercato nero della carne. I criminali non si fermano di fronte all'etica e alla legge ma neanche alla salute © Licenza Creative Commons

Ha fatto velocemente il giro del web la notizia tragica della violenta morte di Goccia, il cucciolo di delfino trovato morto sul lungomare dei baracconi di Cala Moresca, a Golfo Aranci, in Sardegna. A destare scalpore non è l’evento morte in sé ma le dinamiche dell’omicidio dell’animale e le motivazioni.   Dietro alla morte di questo cucciolo di delfino si nasconde infatti con molta probabilità il traffico illegale della carne di cetacei. La carcassa infatti era stata svuotata di tutte le parti commestibili. Goccia è stato scuoiato per essere mangiato.

Mangiare carne di delfino è immorale, illegale e pericoloso

Emanuele Deiana, consigliere nazionale dell’Enpa, dopo aver condannato questo “fatto gravissimo e inaccettabile, un gesto di una violenza così efferata da far gelare il sangue” ha ribadito i rischi legati al consumo di carne di delfino, considerata tossica per gli esseri umani. Oltre a ragioni etiche, che purtroppo per alcune persone senza scrupoli non sono evidentemente così scontate come dovrebbero essere, e legali a scoraggiare al consumo di carne di delfino dovrebbero essere quantomeno i rischi per la propria salute.

Eppure non è la prima volta che viene alla luce un traffico nero di musciame, ovvero la carne di delfino essiccata. Tempo fa la trasmissione Le Iene aveva denunciato la tendenza di alcuni ristoranti sul litorale laziale, di inserire la carne di delfino nel menù. L’Enpa aveva prontamente denunciato i ristoratori alla Procura della Repubblica di Civitavecchia (Roma) trattandosi di una specie protetta dalla Cites, oltre che dalla legge italiana. I delfini infatti non possono essere pescati, uccisi, commercializzati e tantomeno destinati al consumo alimentare, come ha confermato il direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri.
Quest’ultima ha ribadito che gli esemplari sono ad alto rischio di contaminazione da sostanze xenobiotiche e parassiti che sono altamente pericolosi per la salute umana.  

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