Dopo due anni di pandemia, la guerra scatenata in Ucraina fa dimenticare il Covid, un tema che ha tenuto banco per 24 mesi e che ora sembra stato surclassato dalla guerra russa.

Covid e guerra, a febbraio la maggior parte delle interazioni sulla situazione in Ucraina

A dirlo SocialCom, società autrice di una ricerca che con la piattaforma Blogmeter ha registrato le conversazioni sul web tra il 15 e il 23 febbraio, registrando una vera e propria inversione di tendenza. Il 75% degli italiani ha espresso il proprio timore, mentre la figura di Putin è per il 77,55% negativa.

Putin, guerra ed energia sono i tre temi più discussi a febbraio, il timore di una guerra globale è forte, sopratutto dopo due anni di pandemia che ha già bloccato la vita delle persone.

In particolare, il 24 febbraio, quando è iniziata l’invasione russa, si è registrato un vero e proprio picco di conversazioni sul tema della guerra ucraina. Su Twitter #worldwar3 è tra i trending topic. Secondo Luca Ferlaino, fondatore di SocialCom:

“Di fronte a tutto questo la politica italiana sta cominciando a reagire, anche se con ritardo. L’analisi dei comportamenti e delle conversazioni degli italiani su web e social si dimostrano sempre di più strumento indispensabile per analizzare la realtà. Anche in questo caso, purtroppo, le paure del Paese reale si sono dimostrate fondate, mentre le conversazioni dei decisori vertevano su altri temi”.

Dopo la pandemia, la paura della guerra

Dopo due anni di pandemia, sembra davvero che la guerra in Ucraina abbia fatto dimenticare il Covid-19. Per 24 mesi la nostra mente è stata occupata dai danni e il timore di ciò che il coronavirus avrebbe potuto portare, uno stato d’emergenza che dopo due anni dovrebbe rientrare ma che ora ci mette di fronte a nuove sfide e una nuova paura, quella di una guerra globale e di un futuro che appare ancora incerto.

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