Da qualche giorno su Netflix è arrivata una serie tv italiana che a quanto pare sta destando non poco interesse nel cuore degli abbonati alla piattaforma. Stiamo parlando di Curon. Ma forse non tutti sanno che il vero luogo a cui si ispira la sere ha realmente qualcosa di fantastico.

Curon, tra leggenda e realtà

La misteriosa scomparsa della protagonista Anna ha a che fare con l’enigmatico lago di Resia, dove emerge il campanile di Curon. Questa in brevissimo la sinossi della serie Netflix, ma il lago e il magico campanile che spunta dall’acqua esistono davvero, così come a quanto pare esistono realmente le leggende che ne permeano la storia.

In realtà, questo strano campanile che spunta dall’acqua non ha davvero nulla di magico, ma anzi è un particolare che ricorda una storia piuttosto triste. Stiamo parlando della diga costruita nel comune di Curon, in Alto Adige, nel 1950, diga che praticamente costò 25 miliardi delle vecchie lire e provocò la completa inondazione del paese che fu quindi poi dirottato tutto altrove.

Il campanile caratteristiche era una chiesa del 300, i paesani si rivolsero addirittura al Papa per evitare la costruzione della diga, ma non ci fu nulla da fare. In inverno, quando il lago diventa completamente ghiacciato, si può raggiungere il campanile a piedi, ormai però le infiltrazioni d’acqua stanno lentamente deteriorandolo. Ma dov’è la magia in tutto questo? Più che magia, parliamo di leggenda, a quanto pare nelle fredde notti d’inverno, si senta in lontananza ancora il vecchio campanile suonare, a memoria di un antica epoca ormai dimenticata.

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