La stagione dei bianconeri sta andando di male in peggio. La sconfitta con il Monza in campionato, preceduta da quella casalinga in Champions con il Benfica, ha aperto una vera e propria crisi Juve. Ora i tifosi vogliono la testa del responsabile.

Ma chi è l’artefice di questa débâcle? La tifoseria della vecchia signora sembra aver individuato il colpevole: Massimiliano Allegri, il tecnico della squadra, è sul banco degli imputati per difendersi dalle accuse. Dalla sua parte pare avere ancora la dirigenza, ma i giocatori forse gli hanno già voltato le spalle.

Crisi Juve, colpa di Allegri

Quando i risultati non arrivano, solitamente a pagare è l’allenatore. È più facile esonerare il tecnico che mandare via 7 o 8 giocatori che non stanno rendendo. Nell’ultima partita di campionato contro il Monza, la Juve si è ritrovata a giocare in 10 per l’espulsione di Di Maria avvenuta nel primo tempo. Il giocatore argentino ha reagito con una gomitata sul volto dell’avversario. Cartellino rosso inevitabile. A poco sono servite le scuse dell’ex PSG, il quale ha ammesso che, lasciando la squadra in inferiorità numerica, ha fatto un grave danno.

Secondo i tifosi e gran parte dei media sportivi, però, i motivi di questa crisi non possono essere giustificati soltanto da questo episodio. Come detto, la Juve era già reduce dalla sconfitta col Benfica. Inoltre, pochi giorni prima aveva pareggiato in casa con la Salernitana. In quel caso a far discutere era stato il clamoroso gol annullato a Milik allo scadere, gol assolutamente regolare che ha negato i 3 punti alla vecchia signora. La sfortuna ha quindi giocato sicuramente un ruolo importante in questa situazione ma, se vogliamo fare una vera analisi del gioco della squadra, è innegabile che i problemi sono a monte e non hanno troppi alibi.

La Juventus non ha un gioco, né un’identità

Dov’è finita la Juve battagliera che non si dava mai per vinta? Dov’è la squadra schiacciasassi e cinica che aveva sempre ragione degli avversari, anche quando la fortuna le era contraria? Le principali carenze bianconere sono state individuate proprio nel gioco.

Gli sforzi della dirigenza sul calciomercato sono stati notevoli, quindi è naturale che il dito ora sia puntato sul tecnico toscano. Tra le maggiori colpe imputate ad Allegri c’è anche quella di non essere ancora riuscito a valorizzare i giovani campioni che ha in rosa.

De Ligt, acquistato come un futuro campione, si sta rivelando un mezzo flop. Stesso discorso anche per Locatelli e Kulusewsky, tutti giocatori già presenti lo scorso anno. La paura che finisca sulla cattiva strada anche un talento come Vlahovic, arrivato invece nel precedente campionato a stagione in corsa, è comprensibile. Il giocatore, in questo inizio di stagione, sembra la brutta copia di quel che era alla Fiorentina. Ad aggravare le cose c’è il fatto che anche campioni esperti come Di Maria siano nervosi come tutto il resto della squadra. Il cambio di allenatore quindi è quel che oggi tutti i tifosi chiedono, ma la scelta finale spetterà alla società e, finché continueranno a difendere le decisioni del mister, sarà difficile che i tifosi vengano accontentati.