Cosa fare se si fa un tampone rapido che risulta positivo al covid? La quarantena per i contatti stretti è cambiata a seconda dello stato di vaccinazione ma come bisogna procedere qualora il test antigenico risulti positivo?

Covid tampone rapido positivo, come funziona la quarantena

Va detto che nel caso di tampone rapido positivo non bisogna poi eseguire un tampone molecolare, in quanto il test rapido eseguito in farmacia o laboratorio privato autorizzato, è già sufficiente per per l’indicazione dell’infezione da covid.

Non vale invece per quei tamponi eseguiti a casa propria, i cosiddetti fai da te.
Una volta risultati positivi al tampone rapido il contagiato deve subito mettersi in isolamento, così come anche i familiari in base alle raccomandazioni attuali per la quarantena. In poco tempo, il Dipartimento di Sanità Pubblica invierà alla persona positiva un Sms con il link a cui collegarsi e da compilare nella parte “Contatti conviventi”, per segnare all’Ausl i contatti stretti. In questo modo l’Ausl invierà in seguito tutte le informazioni utili per eseguire il tampone da parte dei contatti conviventi del positivo. Sarà inviata poi una email, anche ai conviventi e al medico di base, con la certificazione che attesta l’inizio della quarantena. Durante il periodo di isolamento, il Dipartimento di Sanità Pubblica programmerà i tamponi da eseguire.

Cosa fare se si hanno sintomi?

Cosa fare se si hanno sintomi relativi al covid-19 e si è stati a contatto con una persona positiva? In questo caso è fondamentale chiamare subito il medico di base, la guardia medica dalle 10.00 del giorno prefestivo alle 8.00 del giorno successivo a quello festivo e dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni feriali e in caso di emergenza il 118. Mentre se si è stati a contatto con una persona positiva ma non si hanno sintomi basta limitare gli spostamenti ed evitare la partecipazione ad eventi e manifestazioni.

 Se durante la quarantena compaiono sintomi legati al covid o questi si aggravano chiamare il medico di base o il 118 solo in caso di emergenza.

Ricordiamo che chi ha eseguito la terza dose di vaccino o ha completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni se si è asintomatici o asintomatico da almeno 3 giorni e purché alla fine dell’isolamento si esegua un tampone che deve essere negativo. Per i soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni se asintomatici, la quarantena è di 5 giorni purché alla fine dell’isolamento si esegua un tampone che deve essere negativo.
Per i soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario, ossia che hanno solo una dose di vaccino, o che hanno completato anche la seconda da meno di 14 giorni, la quarantena è di 10 giorni.
La quarantena non si applica agli asintomatici che hanno ricevuto la terza dose o che hanno completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti o che siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti.

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