Benché gli italiani siano ora preoccupati da altre questioni, quella del Covid rimane ancora una delle problematiche più sentite, e su questo tema Pregliasco sembra avere le idee chiare. C’è chi è rimasto non poco deluso dai vaccini, perché magari si attendeva che la pandemia sarebbe stata debellata di netto. Le cose purtroppo non sono andate così, il virus si è evoluto e continua a farlo, rendendo l’effetto dei vaccini meno forte. Il virologo Pregliasco però non si perde d’animo e si auspica una vaccinazione periodica, un booster come quello antinfluenzale per mantenere i contagi sotto controllo.

Covid, Pregliasco insiste sui vaccini

È un paragone che potrebbe essere calzante quello proposto da Pregliasco. Se cambiamo smartphone ogni qual volta il nostro è diventato obsoleto o si è rotto, perché non farlo anche con i vaccini? Accostamento opinabile, ma che è esplicativo del pensiero del virologo. Quando la nostra protezione sarà calata, allora non ci sarà altra soluzione che ricorrere al richiamo, proprio come quando il nostro telefonino è ormai andato e abbiamo bisogno di un altro modello. Secondo Pregliasco, non necessariamente aspetteremo in questo caso il modello di prossima uscita, ma ci accontenteremo del migliore in circolazione.

Allo stesso modo, quindi, secondo il virologo, quando la nostra protezione contro il Covid sarà diminuita, allora non ci rimarrà altro da fare che vaccinarci con l’ultimo vaccino aggiornato. Purtroppo, infatti, non esistono vaccini definitivi, soprattutto quando il virus da combattere è in continua evoluzione. Il virologo comunque assicura che quello attualmente disponibile copre anche le nuove varianti, compresa Omicron 5. Il primo aggiornamento di recente uscita è stato approvato dall’Unione Europea. Il vaccino in questione è basato sui bivalenti di Pfizer-BioNTech e Moderna adattati a Omicron 1, ossia la variante più comune oggi. Si tratta quindi di un vaccino sicuro ed efficace.

Covid, Pregliasco e il richiamo stagionale

Consultare il sito del Ministero della Salute è senza dubbio il modo più veloce e sicuro per rimanere sempre informati, ma la narrazione sui vaccini necessita di un paradigma semplice e allo stesso tempo efficace.

 Le parole di Pregliasco sull’esempio dello smartphone possono sicuramente far storcere il naso. Come dicevamo, per quanto calzante, il paragone è opinabile. Sicuramente molti infatti penseranno che l’assunzione di un farmaco non può essere paragonata all’acquisto di un telefonino che, di base, non dovrebbe avere effetti sul nostro organismo (ma senza dubbio sulle nostre tasche). Il concetto di base però è che dobbiamo accettare i vaccini come sicuri al 100%, ed è qui che Pregliasco ricorre a un altro paragone.

“Io, in termini di accettabilità e praticabilità, immagino una vaccinazione annuale con il vaccino più aggiornato disponibile nell’appuntamento autunnale-invernale. Ritengo che la proposta sarà di raccomandare la vaccinazione”, non imporla, “con una platea sovrapponibile a quella dell’influenza” – dice il docente di Igiene dell’università Statale di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi. È questo forse il paragone più efficace per far comprendere appieno il discorso di Pregliasco. Con l’antinfluenzale infatti i cittadini sono chiamati al richiamo stagionale, quello che si fa due volte all’anno, a fine inverno e inizio autunno. Anche per quanto riguarda il Covid quindi, la strada da perseguire sembrerebbe essere questa.