Ai confini tra la trasgressione e la realtà, i Covid Party sono la paurosa moda che sta arrivando dagli USA, una tendenza che definire pericolosa è un eufemismo, e che rasenta il criminale senza alcun dubbio. Se non avete ancora capito di cosa si tratta, allora ve lo spieghiamo noi.

Covid Party, la nuova tendenza

Qualcuno probabilmente ricorderà la perversione sessuale che si scatenò qualche anno fa intorno al virus dell’HIV, cerano gruppi segreti sul web che cercavano malati di AIDS per fare sesso e avere quindi quel brivido di poter contrarre la malattia e diventare sieropositivi.

Tale comportamento è descritto in psichiatria come Sindrome di Samo, e classifica appunto i soggetti che provano attrazione verso partner malati da infezioni contagiose.

Questi Covid Party non sono proprio la stessa cosa, ma ci vanno abbastanza vicino, anche se le differenze a nostro avviso sono sostanziali. Il sesso, e quindi la perversione sessuale, non è il movente principale (anche se nei party indubbiamente la componente sessuale è comunque un fattore da non trascurare), il motivo che spinge questi soggetti a parteciparvi è infatti di tipo, possiamo dire, utilitaristico (o meglio ancora, egoistico) ma di un utilitarismo innanzitutto tutt’altro che scientifico, e in secondo luogo totalmente irresponsabile anche verso gli altri, oltre che verso se stessi. Vediamo perché.

Questi party si fanno per diventare immuni, sviluppare quindi la malattia a lasciarsela alle spalle. L’approccio però, come dicevamo, è tutt’altro che scientifico, poiché il rischio di aggravarsi, anche se si è giovani, non è del tutto eliminato. Ad ogni modo, i soggetti infetti ne diventano poi portatori e quindi sono comunque pericolosi per la società. Tale comportamento infatti sembra dividere il mondo nell’immorale doppia categoria di soggetto debole e soggetto forte, dove quest’ultimo se ne infischia dell’altro e pensa solo alla propria immunità a discapito della vita del debole.

Naturalmente, l‘opinione pubblica americana sta cercando di contrastare il fenomeno con dichiarazioni importanti da parte della comunità sanitaria, ma sappiamo che, purtroppo, la mamma degli imbecilli è sempre incinta e se ne trova almeno una in ogni nazione.