Il direttore per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità Hans Kluge ha affermato che il Vecchio Continente corre il rischio di registrare altre 500.000 vittime entro il mese di marzo del prossimo anno. Una previsione tanto preoccupante quanto realistica, che tiene conto dell’andamento della curva epidemiologica in Europa, dove la quarta ondata sta mettendo in ginocchio nazioni come Austria e Germania, dove la campagna di vaccinazione non ha incontrato la stessa risposta da parte dei propri cittadini come in altri Paesi (Italia e Spagna su tutte).

Covid, OMS chiede alle nazioni di adottare misure più nette per contrastare la pandemia

Durante il suo intervento, Hans Kluge ha ribadito la necessità di adottare misure più restrittive prima che sia troppo tardi, al fine di evitare le previsioni più pessimistiche (500.000 morti nei prossimi 4 mesi nel solo continente europeo). Tra le restrizioni richieste figura anche l’obbligo vaccinale, un tema che sta entrando prepotentemente nel dibattito politico dei principali Stati europei.

In Austria, per esempio, è già realtà: dal mese di febbraio del prossimo anno scatterà l’obbligo per sottoporsi al vaccino. Anche in Italia l’obbligo di sottoporsi al vaccino non è più tabù, sebbene un aiuto alla campagna di vaccinazione possa arrivare con la sempre più probabile introduzione del super green pass.

Possibile nuovo lockdown nazionale in Germania

Intanto si profila un nuovo lockdown generale in Germania, anche per coloro che hanno completato il ciclo di vaccinazione. La misura potrebbe essere annunciata questo venerdì, giornata in cui è attesa la conferenza stampa del ministro della Salute tedesco Jens Spahn, che di recente ha parlato di “emergenza nazionale” nel commentare l’esplosione dei contagi nel Paese nel corso degli ultimi giorni.

Sempre in Germania è stata rettificata ufficialmente la decisione di abolire i mercatini di Natale in Baviera, uno degli appuntamenti più importanti a livello turistico ed economico per la regione tedesca.

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