I dati del contagio in Italia a causa della variante Delta stanno mostrando segni di miglioramento ma non per i bambini che hanno meno di 12 anni. L’ultimo bollettino dell’ISS ha segnalato un aumento di contagi nei piccoli tra 0 e 9 anni, la fascia che attualmente è fuori dal vaccino.

Aumentano i contagi da variante Delta nei bambini, si attendono i vaccini per la fascia 4-11 anni

Secondo Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria, la ripresa delle attività scolastiche, insieme alla mancanza di vaccini per i bambini che hanno fino a 12 anni, hanno contribuito alla ripresa dei contagi.

Nelle ultime settimane sono anche aumentati i ricoveri del 4% rispetto al semestre precedente. Rimane ferma la tesi secondo cui i bambini piccoli se si ammalano non sviluppano forme gravi. Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, i casi gravi sono stati 350 e hanno avuto come conseguenza la malattia infiammatoria multisistemica provocata dal Sars-CoV-2 nei giovanissimi.

In ogni caso, Pfizer è già al lavoro per i vaccini dedicati alla fascia d’età 4-11 anni, nel frattempo l’unico modo per evitare il più possibile il contagio, è quello di far rispettare il distanziamento anche i più piccoli, considerando, per quanto riguarda i sintomi che non è facile riconoscerli rispetto a quelli della classica influenza.

Come riconoscere i sintomi della variante Delta nei bambini più piccoli

La maggior parte dei bambini che vengono contagiati dalla variante Delta, presentano congestione nasale, mal di gola, rinorrea, mal di testa, disturbi gastrointestinali, con differenze davvero sottili. Ad esempio, come sottolineano gli esperti, in caso di coronavirus sembrano più comuni alcuni sintomi come febbre, affaticamento, dolori muscolari, tosse secca e poi respiro corto e perdita di gusto e olfatto, oltre alla possibilità di sfoghi epidermici. Nei bambini, in ogni caso, i sintomi sono leggeri, spesso sono addirittura asintomatici e la durata dei sintomi è limitata a qualche giorno.

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