A tre settimane dall’inizio della guerra in Ucraina si è tornati a parlare della potenziale minaccia delle armi chimiche, a cui la Russia potrebbe fare ricorso per cercare di accelerare quella che ancora oggi la propaganda russa definisce una “missione speciale” per denazificare il Paese. In questi giorni, Russia e Stati Uniti hanno più volte tirato in ballo l’argomento.

Con la guerra in Ucraina perché si parla di nuovo delle armi chimiche

Da una parte, il Cremlino ha accusato gli americani di aiutare il governo di Kiev a preparare questa tipologia di arma in laboratorio.

Dall’altra parte la Cia, nelle vesti del direttore William Burns, ha sottolineato come Mosca possa ricorrere all’impiego di armi chimiche dopo aver organizzato un’operazione ad hoc che spingerebbe la Russia ad agire in risposta a un’eventuale provocazione.

Al coro di voci si è di recente aggiunta anche quella del premier britannico Boris Johnson, che ha manifestato la propria preoccupazione sul possibile utilizzo delle armi chimiche da parte di Putin, in quanto sarebbe nello stile del numero uno del Cremlino.

Cosa sono e cosa comporta il loro impiego

Ma perché il loro impiego sarebbe un segnale preoccupante all’interno delle dinamiche di un conflitto che rischia di scatenare un conflitto di dimensioni ancora più estese? Le armi chimiche sono armi da guerra che sfruttano proprietà tossiche di determinate sostanze chimiche per infierire pesanti perdite al nemico. Nella lista delle armi chimiche rientrano anche i dispositivi impiegati per trasportare tali sostanze, vale a dire mine, proiettili e, nella maggior parte dei casi, bombe.

Nel gruppo delle armi chimiche si annoverano gli agenti nervini, i quali causano un’inibizione di un enzima del sistema nervoso provocando nausea, vomito, convulsioni, mal di testa e, nel peggiore dei casi, la morte. Ci sono poi gli agenti asfissianti, che a differenza degli agenti nervini agiscono subito andando a colpire i polmoni delle persone che li respirano.

Tra le armi chimiche più pericolose vi sono anche gli agenti blister (prima agiscono come irritante e poi come veleno) e gli agenti del sangue, con quest’ultimi che causano il soffocamento della persona raggiunta.

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