Abbiamo deciso di ritornare sull’argomento delle fake news riguardanti il Coronavirus perché la loro unica funzione è destabilizzare una popolazione che è già provata dall’angoscia e dalla privazione di ogni libertà individuale. Dovremmo oramai sapere che la vitamina C non serve contro il Coronavirus (fa tanto bene alla salute, ma non ci preserva dal contagio), che i cibi caldi scaldano il cuore e lo stomaco ma non ci difendono, che le bevande fredde ci dissetano ma niente più, che l’aglio e il sole non servono a nulla.
Le due fake news del giorno: l’informazione ai tempi del coronavirus
Possiamo dire che sono le bufale del giorno, per quanto concerne il Coronavirus, notizie di cui davvero non abbiamo bisogno:
- stanno girando sui social network (e non solo) notizie riguardanti una cura miracolosa per il Covid-19: visto che il virus si installa innanzitutto nella gola, basterebbe per debellarlo fare gargarismi di acqua calda, aceto e sale – si tratta di una fake news (non c’è alcuna pubblicazione scientifica in merito), ma soprattutto sarebbe un gran bel sogno: sconfiggere la più grave epidemia degli ultimi settant’anni con qualche gargarismo, occorre aprire gli occhi e far funzionare la materia grigia,
- Conte ha dichiarato che le scuole resteranno chiuse fino al 9 giugno: si tratta di una fake news che sta circolando sui sociali network e nelle famigerate chat di mamme e studenti – è una bufala ben congeniata e probabilmente sviluppata e lanciata da qualche ragazzo mattacchione: è stato infatti preso uno screenshot del Corriere della Sera, manipolato con un po’ di Photoshop e lanciato, si legge che Conte avrebbe acconsentito a mantenere le scuole chiuse fino al 9 giugno; la smentita è arrivata proprio dal sito corriere.it.
Notizie imprecise o incerte, semi-bufale insomma: ancora sull’informazione ai tempi del Coronavirus
Le altre due notizie di cui vogliamo parlare non sono in senso stretto fake news ma potrebbero esserlo o potrebbero diventarlo, a causa della manipolazione dell’informazione.
Partiamo dalla notizia incerta: secondo il Financial Times, la Russia starebbe cospirando contro l’Europa immettendo bufale nel continente per destabilizzare la popolazione e, di riflesso, i governi; l’articolo, però, non è corredato dalle giuste fonti (si parla di un non meglio precisato report di nove pagine dell’European External Action Service, agenzia che riunisce i ministeri della Difesa e degli Esteri dei Paesi dell’Unione), ma soprattutto non cita alcun esempio – in questo caso, è una notizia che non può essere né accolta né smentita, ma soprattutto, possiamo dirlo serenamente, per destabilizzarci bastano le nostre fake news quotidiane e made in Italy.
Arriviamo adesso alla notizia che possiamo definire ‘imprecisa’ e ‘denigratoria’. Andiamo con ordine:
- all’Ospedale Cardarelli ci sarebbero 249 medici in malattia (o in ferie) perché avrebbero paura di affrontare il coronavirus – la notizia è partita da Ciro Mauro, Direttore del Dipartimento Emergenze del presidio ospedaliero, che parla di ‘operatori sanitari’ (dunque, non solo medici) che si nasconderebbero dietro certificati medici fasulli,
- la notizia è stata rilanciata su tutti i siti di informazione per i quali, però, i 249 sono diventati tutti medici, mentre sono soltanto 33 e gli altri sono ‘operatori sanitari’ che svolgono altre tipologie di funzioni – la Direzione Sanitaria ha parlato espressamente di bufala,
- il problema – ed è per questo che il problema è la mancanza di deontologia da parte di molti giornalisti – al Cardarelli ci sono (purtroppo) molti medici positivi al Coronavirus, a causa di una cena recente con colleghi del Nord, e molti ‘operatori sanitari’ sono stati contagiati e
- questo non esclude che qualcuno in ottima salute ne abbia potuto approfittare, ma il modo con cui è stata lanciata la notizia distrugge ogni deontologia giornalistica.
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