Il coronavirus ha letteralmente cambiato il modo di viaggiare degli italiani. Tra voli cancellati, hotel vuoti, pacchetti viaggi con richiesta di rimborsi e via dicendo, il sistema turistico italiano è in crisi, una crisi che potrebbe farsi sentire anche durante i prossimi mesi se la situazione non migliorerà.

Momento critico per i viaggi

Numerose compagnie aeree hanno modificato i voli, cancellandoli o rimodulandoli a seconda delle necessità, questo perché gli aeroporti sono semi vuoti e in tanti nemmeno si presentano al gate.

A fare luce su come cambiarà il modo di viaggiare degli italiani e come il turismo dovrebbe adattarsi è  Pier Ezhaya, Consigliere Delegato ASTOI Confindustria Viaggi, durante un’intervista a Vanity Fair. Ezhaya ha confermato che la domanda è poca, ci sono molti annullamenti, anche perché gli italiani non se la sentono di muoversi. Se per il breve periodo la domanda appare praticamente bloccata, sembrano ancora tenere le prenotazioni per Pasqua mentre quelle per i viaggi estivi appaiono sotto la “curva solita di prenotazioni”.

Più flessibilità e nuove mete

Considerando che molti paesi hanno chiuso gli accessi agli italiani, gli operatori sembrano maggiormente puntare su Egitto, Zanzibar, Maldive, Cuba e Messico in cui le politiche di controllo sembrano meno stringenti e si trovano anche ottime offerte. Tra le strategie degli operatori per affrontare la crisi quella di “proposte di viaggio che hanno penali di annullamento bassissime, se non addirittura nulle.” come ha sottolineato Pier Ezhaya a Vanity Fair.

Anche il tema dei rimborsi appare attuale, soprattutto dopo la pubblicazione del decreto. Per i clienti che risiedono nelle zone rosse infatti è previsto il rimborso mentre per coloro che risiedono altrove viene data la possibilità di scegliere un’altra meta anche di valore superiore. Se il cliente non accetta, viene consegnato un buono pari al valore di quanto pagato da utilizzare per un altro viaggio.

Per ora non è dato sapere quanto durerà questa emergenza. Sicuramente per tutto il mese di marzo bisognerà ancora fare i conti con tante incertezze a cui gli operatori turistici devono adattarsi.

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