Il settore aereo è uno dei più colpiti dal coronavirus. Molte compagnie hanno dovuto cancellare voli e mettere a terra intere flotte senza sapere quando ci sarà una ripresa. In effetti non è davvero chiaro quando si potrà tornare a viaggiare per piacere o lavoro e i vettori aerei sono tra le categorie che stanno pagando lo scotto maggiore anche in termini di liquidità e rischio per chi lavora, parliamo ovviamente di piloti, hostess e personale di terra.
Il futuro possibile delle compagnie aeree
Per adesso nessuno può prevedere il futuro e non è neppure molto chiaro quando tutto tornerà alla normalità ma le compagnie necessitano di liquidità per rimanere in vita e senza la liquidità necessaria per coprire i costi non è difficile parlare di bancarotta.
Le ipotesi
Il futuro però potrebbe portare a scelte drastiche per i vettori aerei. Come scrive il quotidiano, infatti, o bisognerà aiutare le compagnie offrendo liquidità o toccherà lasciarle fallire se troppo in difficoltà o bisognerà nazionalizzarle come è già accaduto per Alitalia. La speranza resta quella di salvarle considerando che sarà davvero importante per ripartire la presenza di collegamenti tra i vari paesi. Tra le ipotesi messe in campo, soprattutto nel breve-medio periodo, quelle di meno vettori presenti, un mercato nettamente più concentrato e sicuramente meno voli in circolazione. Resta il dubbio sulle tariffe proposte. Tutto dipenderà dalla domanda, solo così si capirà se i prezzi saranno più o meno alti. Sicuramente se ci saranno meno compagnie in circolazione ci si potrebbe aspettare un rialzo dei prezzi ma il costo più basso del carburante, invece, potrebbe abbassarli.
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