In questi mesi si è appurato che il coronavirus attacca numerose parti del corpo: non solo polmoni ma anche cuore, cervello e pelle. Secondo un nuovo studio, addirittura, la comparsa di eruzioni, puntini rossi sulla pelle o bolle potrebbero essere il segno della malattia o l’unico sintomo. 

Attenti alle eruzioni cutanee sintomo di coronavirus

Secondo i ricercatori del King’s College di Londra, la comparsa di puntini o comunque eruzioni sulla pelle ma anche geloni, possono rappresentare un sintomo di coronavirus.

In particolare bolle rosse e piatte che appaiono sul busto o il cosiddetto dito Covid ossia un’eruzione cutanea che appare sulle dita dei piedi. In alcuni casi queste bolle possono essere l’unico sintomo. Fino ad oggi era certo che tra i sintomi chiave per riconoscere il coronavirus c’erano la febbre a 37,5 gradi, tosse secca, perdita di gusto e olfatto ma anche i rash cutanei, secondo ricercatori del King’s College, rappresentano un sintomi di insorgenza.

A quali eruzioni della pelle fare attenzione?

La ricerca si è svolta prendendo in considerazione 336mila inglesi registrati  sull’app COVID Symptom Study. Analizzando i dati, è emerso che l’8,8% dei positivi avevano anche riportato delle eruzioni cutanee. In seguito, per indagare ancora su questo sintomo, i ricercatori hanno analizzato circa 12mila pazienti sospetti o positivi con il risultato che il 17% di loro aveva avuto l’eruzione cutanea come primo sintomo del contagio, in altri casi è stato addirittura l’unico sintomo. Secondo i ricercatori le eruzioni a cui fare attenzione sono quelle tipo orticaria, che appaiono e scompaiono velocemente e danno prurito sui palmi o piante dei piedi, le eruzioni tipo varicella ossia dei puntini rossi che appaiono soprattutto su mani, piedi, gomiti, ginocchia e i geloni, bolle rossastre o viole che danno dolore e non prurito.

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