Il Veneto ha condotto un esperimento pilota nelle fabbriche per vedere quanto il coronavirus è contagioso nei luoghi di lavoro. I risultati sono stati positivi e hanno dimostrato che le misure di contenimento stanno funzionando. 

Come funziona l’esperimento

La task force guidata dalla dottoressa Francesca Russo, dirigente del Dipartimento prevenzione della sanità regionale, ha condotto per la Regione Veneto un esperimento pilota per capire il livello di contagiosità nei luoghi di lavoro. Come scrive Corriere che riporta le parole del medico Michele Mongillo: «La percentuale di positivi, tutti asintomatici, è decisamente sotto le aspettative. Il che induce a pensare che il rischio sia contenuto».

Si parla infatti di 4 contagiati su 1518 lavoratori testati, un numero basso che fa pensare a come le misure di contenimento stiano funzionando. Nel dettaglio, l’analisi ha considerato 9 aziende venete medio grandi situate nella zona di Padova, zona che a febbraio fu interessata dal primo focolaio di Covid 19. Le aziende testate, in cui i tamponi dei dipendenti hanno dato esito negativo, sono Acqua Vera, Luxardo, Maschio, Malvestio, Parker, Sacchettificio Nazionale Corazza e Brembana & Rolle.

Ciò significa che al momento del tampone nessun dipendente era positivo. I test sierologici invece avevano mostrato che il 3,5% dei dipendenti era stato contagiato senza sintomi ma non hanno infettato quasi nessuno. Questo grazie alle misure di contenimento seguite dalle aziende in maniera scrupolosa.

113 aziende saranno testate

Dal progetto è emerso che tre dei 4 positivi al tampone sono i dipendenti di un’azienda che aveva sospeso le attività durante il lockdown, dunque i lavoratori erano rimasti a casa e in tal senso sembra prendere corpo l’ipotesi che i contagi casalinghi siano più probabili rispetto a quelli sui luoghi di lavoro. Gli stessi test hanno mostrato che alcuni positivi al test pungidito erano invece risultati negativi al tampone e al test sierologico. Ora si attende di estendere l’esperimento ad altre 113 aziende venete fino a coprire 15mila lavoratori.

Leggi anche: Coronavirus e la sindrome nei bambini: l’OMS lancia l’allarme, cosa sappiamo e cosa occorre osservare

[email protected]