La copertina di Ballarò di ieri sera, 26 novembre 2013, inizia con Maurizio Crozza nei panni di Silvio Berlusconi, il che lascia intendere quale sarà l’argomento principale del suo intervento.Si parla della decadenza di Berlusconi.     Il Silvio di Crozza ha in mano dei fogli: sono le famose carte americane che lo scagionerebbero. L’ex premier ammette di aver contattato i grillini “Se non convincono altri 10 amici senatori, ho saputo da fonti americani che magari tu cammini per strada senti una punturina sul collo vai a letto e non ti svegli più”. Sul finale Crozza, spogliatosi dei panni di Berlusconi, ironizza sul tempismo con cui sono emerse queste carte miracolose: “le nuove carte americane? Adesso si svegliano i super-testimoni? Dopo 3 gradi di giudizio e un processo che dura 9 anni?”.

Poi, visto che siamo in Italia, ipotizza: “Cos’è, colpa delle Poste?“. Il comico genovese dà poi la sua interpretazione delle nuove rivelazioni emerse dalle carte: “Il caso è chiuso. Mi domando: con delle carte così quale giudice al mondo può ancora menargliela? Ora è chiaro: merita l’ergastolo”. Il comico si rivolge quindi a Floris con un appello: “Giova, non facciamolo decadere, uno così bisogna tenerselo stretto, ci rappresenta alla perfezione”, poi prende di mira, Pierferdinando Casini, ospite in studio, che ha proposto un rinvio della decisione “Casini è stato l’unico in grado di cambiare sulla decadenza: dopo i falchi e le colombe ci mancava uno che facesse il salto della quaglia”. Chiusura dedicata al commento sulla visita di Putin da Berlusconi: “Putin era a cena a casa di Berlusconi vista la situazione hanno fatto le prove per vedere se Silvio riesce a entrare nella valigia”. [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=hRVCIHw2-Pw&feature=player_embedded[/youtube]