Il passaggio di CR7 all’Al Nassr, club che milita nel campionato dell’Arabia Saudita, sta catalizzando l’interesse degli appassionati. Spunta ora una particolare clausola sul contratto di Cristiano Ronaldo. Si parla di Champions League, ma a cosa si riferisce?
Il portoghese chiede forse delle garanzie per la sua partecipazione alla più importante coppa europea per club? Come può avanzarle se la squadra in questione nulla ha che fare con questa competizione? Facciamo chiarezza.
Contratto Cristiano Ronaldo, cosa c’entra la Champions?
Dopo aver catturato l’attenzione dei rotocalchi con la villa faraonica che lo attende, ora CR7 fa parlare di sé per una famigerata clausola presente sul suo nuovo contratto di ingaggio.
Ecco che già si intravede un possibile scenario riconducibile alla famigerata clausola. A quanto pare, secondo il Marca, qualora il Newcastle riuscisse ad ottenere la qualificazione in Champions, Cristiano Ronaldo finirebbe in prestito con la squadra inglese nel prossimo anno, così da permettergli di disputare ancora una volta la coppa più importante d’Europa. Attualmente la squadra inglese è al terzo posto in Premier League, quindi ha buone possibilità di entrare nella lista delle qualificate, anche se il campionato è ancora molto lungo. In questo modo CR7 passerebbe in Premier in estate e tornerebbe a giocare la Champions, così da avere la possibilità di rinfoltire i suoi record personali.
Non solo soldi, ma anche ambizione
Non si ferma mai l’ambizione di un grande campione, anche quando è ormai sul viale del tramonto.
Del resto, parliamo del giocatore che ha segnato più reti nella storia del calcio e probabilmente pensa di poter chiudere con il botto ottenendo un’altra partecipazione in Champions, visto che ai mondiali del 2026 dovrà necessariamente rinunciare. Ma come la prenderanno gli eventuali colleghi del Newcastle? Siamo sicuri che saranno contenti di ritrovarsi una prima donna come lui, dopo che si saranno fatti in quattro per ottenere la qualificazione? L’ultima esperienza al Manchester ha dimostrato proprio il contrario, ossia quanto poco sia amato nello spogliatoio. Stessa situazione anche con la rosa del Portogallo. Ai posteri l’ardua sentenza.