Non si placano le proteste intorno alla prova a quiz del concorso ordinario scuola. Il Comitato Tecnico-Scientifico Nazionale, nominato da Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, per la definizione delle domande dei test ha commesso due clamorosi errori. Il primo ha per oggetto la Costituzione italiana (e dovrebbe far riflettere), il secondo è un quesito di fisica per la classe di concorso A060. La commissione nazionale ha ammesso gli errori e adesso Cisl Scuola e Flc Cgil chiedono ulteriori revisioni per altre domande ‘sospette’.

Cosa succede adesso per i partecipanti al concorso ordinario scuola?

Si tratta di due svarioni che hanno dell’incredibile. Il Ministero ha deciso di porre rimedio mediante il ricalcolo del punteggio di tutti coloro che hanno partecipato alle prove del concorso ordinario scuola per le due classi in cui si sono verificati gli errori. Viale Trastevere ha fatto sapere che ciascun candidato vedrà riconosciuti due punti per qualsiasi risposta data, sia errata sia nel caso in cui non si avesse dato alcuna risposta. Si tratta di una prima vittoria per i candidati che hanno scovato gli errori (plateali, comunque) e Francesco Sinopoli della Flc Cgil fa sapere che il sindacato sta sollecitando un intervento del dicastero di Viale Trastevere anche per le classi di concorso AB25 e A012. Ivana Barbacci della Cisl Scuola, richiamando la necessità che il Ministero intervenga rapidamente su ogni errore segnalato, sottolinea come quanto sta succedendo dimostri come questo sistema di reclutamento faccia acqua da tutte le parti.

Gli incredibili errori del concorso ordinario scuola

Si tratta di due svarioni davvero incredibili per il concorso ordinario scuola, già oggetto di enormi polemiche. Il primo riguarda la Costituzione, relativamente all’articolo 34. Il quesito è il seguente: “L’articolo 34 della Costituzione riconosce: a) Il ruolo degli istituti comprensivi nell’ambito territoriale; b) Le modalità organizzative degli istituti paritari; c) La libertà d’insegnamento; d) L’autonomia delle istituzioni scolastiche”.

La risposta esatta avrebbe dovuto essere la C, almeno secondo il Comitato Tecnico Scientifico Nazionale, peccato che sia errata e che soprattutto nessuna delle quattro risposte sia esatta. L’articolo 34 della Costituzione parla infatti del diritto/dovere all’istruzione.
Il secondo errore concerne una domanda di fisica e i sindacati hanno fatto notare innanzitutto che il quesito si trovava già nel database della Facoltà di Farmacia dell’Università di Perugia. Ma il problema non è solo questo. Anche in questo caso, la risposta esatta non era presente tra le quattro proposte. Il quesito è il seguente: “Se si immerge un solido avente massa 0,1 kg in un recipiente contenente 100 cm3 di acqua, il livello di questo cresce e il volume totale del liquido più il solido immerso sale a 125 cm3. Quanto vale la densità assoluta del solido?”. Le risposte erano: a) 0,004 kg/m3; b) 400 kg/m3; c) 4 g/dm3; d) 400 g/cm3. La risposta esatta, non presente, è 4.000 kg/m3.
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