Mancano poco più di due settimane al fatidico giorno del 25 settembre quando si terranno le Elezioni Politiche 2022. Per le strade e nelle piazze non si parla di altro. C’è chi sostiene che bisogna votare questo o quel partito per questa o quella ragione: la Meloni perché potrebbe rilanciare la patria italiana, Salvini per la flattax, Letta per proseguire il percorso iniziato da Draghi, Conte per il reddito di cittadinanza e il salario minimo. Non si parla di altro, ma in realtà tutti i sondaggi politici segnalano una crescita dell’astensionismo: l’offerta elettorale e programmatica non sembra essere troppo stuzzicante per molti italiani, oramai assuefatti a un modo di far politica spesso distante dai problemi della gente.

E c’è il problema dei giovani: sembra che TikTok sia diventato il luogo prediletto in cui eventualmente scegliere chi votare, ma il suo utilizzo da parte di politici non più di primo pelo non può che suscitare qualche commento ironico.
Ma votare è un gran bel diritto e se vuoi sapere come si vota alle elezioni Politiche 2022 e capirci un po’ di più della legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, ti trovi al posto giusto.

Elezioni politiche 2022, capiamo il Rosatellum

Che piaccia oppure no, il Rosatellum è la legge elettorale con cui si andrà alle urne il 25 settembre. È meglio dunque iniziare a familiarizzare con i suoi meccanismi, a dire il vero, un po’ farraginosi. Innanzitutto, il Rosatellum prevede il 61% dei parlamentari eletti secondo il sistema proporzionale, mentre il 37% con il maggioritario. Il 2% che resta è riservato al voto degli italiani all’estero.

La parte del maggioritario prevede un’Italia suddivisa in una serie di collegi uninominali: il candidato che avrà ricevuto il maggior numero di voti è automaticamente eletto al Parlamento. La parte del proporzionale prevede un listino bloccato con quota di genere.
La soglia di sbarramento è del 3% per le singole liste e del 10% per le eventuali coalizioni.

Esiste una soglia anche interna alle coalizioni per le forze politiche che non dovessero raggiungere l’1% di preferenze.

Elezioni politiche 2022, come si vota

Iniziamo subito da una grande novità. Il 25 settembre, per la prima volta, potranno esprimere il proprio voto al Senato anche i semplici maggiorenni. Fino alle ultime elezioni politiche, infatti, potevano votare soltanto coloro che avevano compiuto 25 anni di età. Dunque, anche per coloro che dovranno sedersi sugli scranni di Palazzo Madama, si allarga anche ai giovanissimi. Ricordiamo anche che si può votare soltanto nel proprio Comune di residenza, ma per chi abita lontano sono previste agevolazioni.

Arriviamo a come esprimere la propria preferenza. Ebbene, ci sono vari modi, questi sono tutti quelli considerati validi.
1. Tracciare con la matita una X soltanto sul nome del candidato/candidata all’uninominale. Il voto sarà redistribuito tra le varie liste indicate sotto il nome (in maniera proporzionale).
2. Tracciare con la matita una X soltanto sul simbolo di una lista. Il voto va direttamente anche al candidato/candidata dell’uninominale appoggiato dalla lista prescelta.
3. Tracciare con la matita una X sia sul nome del candidato/candidata sia sul simbolo di una lista (che appoggia il suddetto o la suddetta).
4. Tracciare con la matita una X sia sul simbolo di una lista sia sull’elenco di nomi che si trova al suo fianco. Anche in questo caso, il voto va al candidato/candidata appoggiato dalla suddetta lista.
Non è possibile invece esprimere il voto disgiunto, se lo si fa la scheda elettorale sarà annullata. Dunque, non si potrà tracciare una X sul nome di un candidato/candidata e un’altra sul simbolo di una lista che appoggia un altro candidato/candidata.
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