Il ministro Speranza all’appuntamento di Rai News “Bastalasalute” ha anticipato quali saranno i  punti fondamentali del 2020 riguardanti la salute: dal costo delle prestazioni fino ad arrivare alla mancanza dei medici.

L’intervista a Speranza sulla sanità

Al ministro Speranza è stato chiesto in primis quali cose rivendica nel brevissimo tempo (e quindi fino alla fine del 2019) in cui è stato ministro. La risposta è stata che si è ricominciato nuovamente ad investire sul Servizio Sanitario Nazionale che è la cosa più preziosa lasciata in eredità dai nostri nonni.

Il ministro ha spiegato che è necessario immettere in esso più risorse e il nuovo governo lo fatto mettendo 2 miliardi in più sul fondo sanitario, 2 miliardi in più sull’edilizia e l’ammodernamento tecnologico e con l’abolizione del super ticket.

L’inviato di Bastalasalute ha comunicato al ministro che dal 2000 si sono persi 80 mila posti letto mentre dal 2009 a 2019 sono invece andati in pensione senza essere sostituiti 46mila tra medici, infermieri e personale addetto alla sanità. Speranza in merito a ciò ha risposto che mettere più risorse in tale campo significa assumere più medici, infermieri e tecnici ed in generale maggiore personale che opera nella sanità. Ha inoltre comunicato che tra il 2019 ed il 2020 sono state aumentate di 6 volte le possibilità che le regioni hanno di assumere nuovo personale.

Il problema dei medici

Uno dei problemi dell’Italia è la mancanza di medici non solo generici ma anche specialisti come pediatri, cardiologi, ortopedici, primo soccorso e pronto soccorso. Però ogni anno, spiega l’inviato, ci sono 12 mila medici laureati che non riescono ad entrare nel sistema. Non riescono, infatti, ad ottenere la borsa di studio per specializzarsi. In merito a ciò Speranza ha comunicato che questo è uno spreco di risorse che l’Italia non può assolutamente permettersi. Proprio per risolvere tale problema l’attuale governo ha cominciato a rifinanziare nuove borse di studio per i ragazzi italiani laureati in medicina che non riescono ad entrare nel corso di specializzazione.

L’obiettivo ha spiegato il ministro è quello di far avere ad ogni laureato in medicina una borsa di specializzazione.

Aspettativa di vita

Si è parlato poi di aspettativa di vita e sopratutto degli ultimi 5 anni di vita che sono diversi da chi abita al Nord e da chi abita al Sud. Nel meridione, infatti, la qualità risulta essere peggiore. Speranza ha spiegato che ciò avviene perché si viene da una stagione di tagli alla sanità. Con la nuova legge di bilancio, però, i tagli si stanno bloccando e si dovrà ripartire dalle Regioni del Sud dove i tagli hanno prodotto maggiori problemi.

Nuovi medici

Speranza ha poi comunicato che una delle cose positive approvate in manovra di bilancio, ad esempio, è la possibilità di scorrere le graduatorie per gli idonei dei concorsi fatti negli ultimi anni. L’obiettivo inoltre resta quello di stabilizzare le persone che lavorano nel SSN ma che sono precarie rafforzando sopratutto le aree più deboli.

È stato poi detto al ministro che da quando sono stati firmati i nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza), essi però non sono stati finanziati.  Questo perché, come comunica l’ufficio di bilancio, ci vogliono 800 milioni ed in alcuni regioni addirittura 1600 milioni. Tale denaro, ha risposto Speranza, dovrà essere trovato perché i soldi investiti in salute sono un investimento nella vita delle persone e fanno anche risparmiare nel lungo temine.

La salute negli ultimi anni

La salute, ha spiegato infine il ministro, negli ultimi anni è stata considerata come un capitolo di spesa da tagliare così come altri per cui è necessario effettuare una grande battaglia culturale. Tutti devono sapere, infatti, che ogni euro messo nella sanità e nella salute è un investimento per la qualità della vita delle persone.

Il nuovo governo ha iniziato a farlo ma nel 2020 ci dovrà essere un’accelerazione.

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