Tanti dipendenti possono dsavvero sorridere da questo mese quando vedranno la busta paga. Torniamo a parlare del taglio del cuneo fiscale. A partire da questo mese, infatti, per milioni di lavoratori italiani arriverà il tanto atteso aumento dello stipendio per effetto della decontribuzione al 3% per gli stipendi di importo lordo annuo fino a 25.000 euro. Aumento previsto anche per chi guadagna fino a 35.000 euro, sebbene in questo caso la decontribuzione è al 2%. Gli aumenti resteranno in vigore dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 e interesseranno tutti i contratti di lavoro subordinato.

L’unica eccezione è quella del lavoro domestico. Scopriamo quindi cambia la busta paga con i nuovi aumenti in termini annui.

Gli effetti in busta paga del taglio del cuneo fiscale con decontribuzione al 3% per gli stipendi fino a 25.000 euro lordi

Di seguito la tabella che riporta gli effetti in busta paga del taglio del cuneo fiscale. In questa prima carrellata prendiamo in esame gli stipendi interessati dalla decontribuzione al 3%, ossia le buste paga d’importo lordo annuo fino a 25.000 euro. Ecco gli aumenti mensili e annui previsti in base alla retribuzione lorda annua percepita:

  • 10.000 euro (retribuzione lorda annua): aumento mensile di 19,25 euro, aumento annuo di 231 euro
  • 12.500 euro (retribuzione lorda annua): aumento mensile di 24,06 euro, aumento annuo di 288,75 euro
  • 15.000 euro (retribuzione lorda annua): aumento mensile di 28,88 euro, aumento annuo di 346,50 euro
  • 17.500 euro (retribuzione lorda annua): aumento mensile di 28,81 euro, aumento annuo di 345,69 euro
  • 20.000 euro (retribuzione lorda annua): aumento mensile di 32,29 euro, aumento annuo di 395,08 euro
  • 22.500 euro (retribuzione lorda annua): aumento mensile di 37,04 euro, aumento annuo di 444,46 euro
  • 25.000 euro (retribuzione lorda annua): aumento mensile di 41,15 euro, aumento annuo di 493,85 euro.

Gli effetti in busta paga del taglio del cuneo fiscale con decontribuzione al 2% per gli stipendi fino a 35.000 euro lordi

Questi invece sono gli aumenti mensili e annuali previsti per le buste paga fino da 25.001 euro a 35.000 euro, per le quali la decontribuzione cala dal 3 al 2%:

  • 27.500 euro (retribuzione lorda annua): aumento mensile di 30,18 euro, aumento annuo di 362,15 euro
  • 30.000 euro (retribuzione lorda annua): aumento mensile di 32,92 euro, aumento annuo di 395,08 euro
  • 32.500 euro (retribuzione lorda annua): aumento mensile di 30,51 euro, aumento annuo di 366,07 euro
  • 35.000 euro (retribuzione lorda annua): aumento mensile di 32,85 euro, aumento annuo di 394,23 euro.

In una delle ultime circolari, l’Inps ci ha tenuto a precisare che “le soglie retributive individuate dalla norma come massimali mensili vanno a incidere sulla determinazione della sua entità“.

Che cosa significa in concreto? Quando un lavoratore percepisce una retribuzione imponibile superiore al limite di 2.692 euro al mese, non può avere nessuna riduzione della quota a suo carico.