La Economist Intelligence Unit, che è l’unità di analisi e ricerca associata al settimanale “The Economist”, ha stilato una classifica delle città più vivibili del mondo in base alla criminalità, alla rete dei trasporti, alla sanità, alla politica, all’economia, al livello di vita e alla rete dei trasporti.
Le 10 città più vivibili
Vienna è la città più vivibile del mondo con un punteggio di 99,1 punti mentre Melbourne scende al secondo gradino del podio dopo il primo posto di tanti anni con un punteggio pari a 98,4.
Al quarto posto troviamo Osaka. Ci sono poi Calgary, Vancouver, Toronto, Tokyo, Copenaghen, Adelaide. Londra si piazza invece al 48° posto mentre New York al 58° posto e ciò a causa del rischio terrorismo e criminalità nonché per le infrastrutture che sono sovraccariche.
La lista nera e gli indicatori utilizzati per la classifica
Secondo l’Economist le dieci città meno vivibili del mondo sono Damasco in Siria, Lagos in Nigeria e Dacca in Bangladesh. Ci sono poi Tripoli in Libia, Karachi in Pakistan, Port Moresby in Papua Nuova Guinea, Harare in Zimbabwe, Douala in Camerun, Algeri in Algeria ed infine Caracas in Venezuela.
Ma come viene stilata la classifica dell’Economist? Ebbene ogni anno vengono valutate 140 città su una scala di 100 punti. Questi ultimi si basano su diversi fattori come la stabilità economica, la sanità, l’istruzione, i trasporti, il livello di vita, la politica e la criminalità. Quest’anno, poi, è stato aggiunto un nuovo importante parametro. Parliamo del cambiamento climatico e degli effetti che esso ha sulla qualità della vita.
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