Quali sono i migliori formaggi DOP italiani? Ebbene danno una risposta a questa domanda stilando una sorta di classifica i siti Universofood e il blog Spaghettimandolino. Ma che sono esattamente i formaggi Dop? La risposta è: specialità alimentari legate ad un contesto geografico e a specifiche regole di produzione.

Migliori formaggi Dop

Sono tanti i formaggi italiani Dop che tutto il mondo ci invidia: alcuni di essi sono molto reperibili, altri meno. Tra i migliori il blog Spaghettimandolino segnala il Castelmagno DOP che è un formaggio che proviene dalla Valle Grana in Piemonte e il Bitto Dop.

Quest’ultimo è un formaggio storico delle alte quote della Valtellina a pasta dura e prodotto soltanto con latte alpeggio. Da non dimenticare il Caciocavallo Silano Polidico che è a pasta filata e si produce in Molise, Puglia, Calabria e Basilicata ed il Ragusano Dop. Come si evince dal nome, quest’ultimo è ovviamente prodotto nel Ragusano con latte di vacca podolica e fa parte dei formaggi a pasta filata. Troviamo poi l’immancabile e uno dei conosciuti al mondo ovvero Parmigiano Reggiano Dop. Inoltre il Gorgonzola Dop, la Mozzarella di Bufala Campana (tanto imitata ma senza risultato), il Robiola Roccaverano DOP, il Monte Veronese Dop e il Pecorino di Fiorenza Dop. Ricordiamo che la sigla Dop sta ad indicare Denominazione di origine protetta.

Ecco quali sono i migliori formaggi Dop

Universofood fa una lista dei migliori formaggi sia Dop che Igp che sono una voce importantissima del food italiano sia per l’import che per l’export. Si ricorda che il termine Igp sta per Indicazione Geografica Protetta ed indica un marchio d’origine attribuito dall’Unione Europea. Esattamente ai prodotti agricoli/alimentari con una determinata qualità, reputazione o altra caratteristica che dipendono dall’origine geografica. Alcuni tra i migliori in ordine alfabetico sono l’Asiago Dop, il Bitto Dop, il Bra Dop, il Caciocavallo Silano Dop, il Canestrato Pugliese Dop e il Casatella Trevigiana Dop.

E ancora il Casciotta di Urbino Dop, il Castelmagno Dop, il Fiore Sardo Dop, la Fontina Dop e il Formagella del Luinese Dop.
In più il Formaggio di Fossa di Sogliano Dop, il Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana Dop, il Gorgonzola Dop e il Grana Padano Dop. Ovviamente la Mozzarella di Bufala Campana Dop, il Nostrano Valtrompia Dop, il Parmigiano Reggiano Dop e il Pecorino Crotonese Dop e delle Balze Volterrane Dop. Anche quello di Filiano Dop, di Picinisco Dop, il Romano Dop, il Sardo Dop, il Siciliano Dop e il Pecorino Toscano Dop. Viene poi segnalato il Provolone del Monaco Dop, quello Valpadana Dop, il Robiola di Roccaverano Dop e lo Squacquerone di Romagna Dop. Infine il Taleggio Dop, la Toma piemontese Dop, la Valtellina Casera Dop e la Vastedda della Valle del Belice Dop.
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