Chi ha deciso di trasferirsi in uno stato diverso dall’Italia deve prima valutare quali sono le città dove vivere costa di più. In alcune, infatti, il denaro va via con maggiore facilità. Basti pensare che in alcune una confezione di uova può costare fino a 5 euro. E così, per dare un aiuto, la società di consulenza americana Mercer stila una classifica delle città più costose del mondo dove vivere in questo 2021.

Ecco quali sono le città più costose dove vivere nel 2021

Tra le città dove vivere costa di più c’è sicuramente Berna che è la capitale della Svizzera dove una confezione di uova costa fino a 5 euro mentre 1 chilo di mele più di 3 euro.

Una bottiglia d’acqua da 1,5 litri, invece arriva a costare più di 1 euro e 20 mentre 1 chilo di girello di manzo (carne rossa equivalente) tra i 25 ed i 70 euro.
Al nono posto della classifica (sale di un gradino rispetto al 2020) c’è Pechino in Cina. Qui mandare un bambino in una scuola elementare internazionale costa anche 21 mila euro l’anno. C’è poi Ginevra sempre in Svizzera dove una confezione di uova (12) costa intorno ai 6 euro (parte dai 3 euro) mentre la carne rossa tra i 30 e gli 80 euro. Singapore si piazza al settimo posto ed è considerata una meta di lusso e di alta qualità di vita. Il problema è che le case costano molto: per un monolocale in città, infatti, si arriva a spendere anche 1700 euro al mese. C’è poi ovviamente Shanghai che è più costosa di Pechino in quanto è il centro finanziario del paese e Zurigo, la terza città della Svizzera. Qui i prezzi salgono un tantino rispetto alle altre città svizzere: 33 cl d’acqua costano in media intorno ai 4 euro (da 2,84 a 5,21 euro) mentre le uova in media (12) sui 6 euro (da circa 3 euro a 10 euro). Un chilo di carne, infine, dai 28 ai 71 euro.

Città più costose dove vivere nel 2021

In quarta posizione delle città più costose al mondo dove vivere c’è Tokyo che scende dal podio. Mandare il proprio figlio in una scuola primaria internazionale, infatti, può costare annualmente fino a circa 16 mila euro. Affittare un monolocale in centro fino a 655 euro.

Sul podio in terza posizione c’è incredibilmente Beirut che passa dal 45° posto al 3° posto. Il motivo è purtroppo la depressione economica che ha portato dei prezzi stellari. La Caritas spiega che in Libano la situazione è drammatica in quanto a seguito del crollo del Pil c’è stato un aumento dell’inflazione con la conseguenza che sempre più persone sono vittime di fame e povertà estrema. Il salario minimo prima della crisi era in media di 450 dollari mentre ora si aggira intorno ai 39 euro.
In seconda posizione (scalzata dal primo) c’è Hong Kong dove il costo medio per mandare un bambino alla scuola primaria costa fino a 16 mila euro all’anno mentre in cima alla vetta c’è Ashgabat nel Turkmenistan. Purtroppo anche questa città subisce una iper-inflazione e una grave carenza di cibo dovuta alla crisi finanziaria nel paese. In più c’è il mercato nero per il cambio della valuta che ha causato prezzi enormi sui beni d’importazione.
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