Non tutti si rendono quanto di quanto la chimica influenzi la nostra vita. Lo sanno bene gli scienziati che indagano la sempre ogni aspetto del nostro vivere quotidiano. L’ultima ricerca ci dice che cibo salato e stress sono strettamente correlati.

Gli esperti dell’Università di Edimburgo non sembrano avere dubbi: mangiare salato aumenta il livello di stress nell’organismo. Se pensavate che gli stadi d’ansia fossero soltanto fenomeni psicologici derivati dal comportamento e dalle situazioni esterne, vi sbagliate di grosso.

Cibo salato e stress, potenza della chimica

Il nostro cervello non è solo l’involucro dell’anima, intesa come coscienza individuale caratterizzata da ciò che chiamiamo mente. Da decenni ormai sappiamo che i processi chimici che si verificano tra i due emisferi sono altrettanto importanti e vengono generati da una infinita varietà di fattori. Tra questi, anche l’alimentazione. I rischi di una dieta troppo sapida sono evidenti da tempo: infarti e ictus sono dietro l’angolo, ma non solo. Ora anche la nostra salute psichica sembra risentirne, se è vero, come sostengono gli scienziati scozzesi, che tale alimentazione ci stressa di più.

I dietologi raccomandano meno di 6 grammi al giorno di sale, mentre la maggior parte degli adulti arriva tranquillamente a 9 grammi. Siamo tutti stressati per questo motivo? Naturalmente, la risposta è no. Non possiamo condurre le difficoltà della nostra vita a una sola causale, ma proprio perché le cause sono tantissime, è bene non sottovalutarne nessuna. Gli scienziati di Edimburgo hanno effettuato esperimenti sui topi, animali che assumono in natura pochissima quantità di sale. La loro dieta è stata infarcita di cibi sapidi ricchi di sale. Gli effetti sono stati incontrovertibili.

Cosa ha scoperto la ricerca sui topi?

Il risultato della ricerca non lascia spazio a dubbi. Secondo tale scoperta scientifica  l‘ormone dello stress è aumentato del 75% dopo questa dieta a base di cibi salati.

Inoltre, la risposta ormonale dei topi allo stress ambientale era doppia rispetto a quella dei topi che seguivano una dieta normale. Ciò ha provocato un aumento dell’attività dei geni che producono le proteine nel cervello che controllano il modo in cui il corpo risponde allo stress. In sostanza, tale dieta modifica il modo in cui il nostro cervello dovrebbe rispondere alle situazioni difficili, complicandoci la vita anche a livello comportamentale.

La conclusione quindi è davvero preoccupante. Non solo il sale provoca danni a cuori, vasi sanguigni e reni, ma anche al nostro cervello. Ecco le parole Matthew Bailey, professore di Fisiologia renale presso l’Università di Edimburgo:

“Siamo ciò che mangiamo. Sappiamo che mangiare troppo sale danneggia cuore, vasi sanguigni e reni. Questo studio ora ci dice che l’alto contenuto di sale nel cibo cambia anche il modo in cui il nostro cervello gestisce lo stress”.

Si attendono ulteriori studi in merito, l’obiettivo è quello di scoprire se ci siano connessioni anche con l’ansia e l’aggressività.