Altro che novità, il Green Pass in Italia era usato già durante la Serenissima Repubblica di Venezia, ben 500 anni fa, e utilizzato poi in altre città della penisola. Ecco un po’ di storia dimenticata.

Green Pass del passato, l’antesignano italiano

Il Green Pass è un lasciapassare sanitario introdotto in Israele nei primi mesi del 2021 e poi approvato dall’Unione Europea. non sono stati però gli israeliani a inventarli, ma gli italiani, e con 500 anni di anticipo. A Venezia, durante la Serenissima Repubblica, furono introdotti le “Fedi di sanità” e le “Patenti di sanità”.

Nomi che rispecchiano lo spirito religioso dell’epoca, da qui i chiari richiami ad elementi mistici, ma che sogno antesignani di provvedimenti estremamente pratici e scientifici.

Tali documenti venivano infatti rilasciati in special modo ai marinai, i quali potevano tornare dopo lunghi viaggi e portare con loro terribili epidemie. Solo coloro che potevano esibire questo lasciapassare veniva infatti accolti in città, scongiurando in questo modo la paura soprattutto della peste. Se pensate però che solo la Venezia dei Dogi abbia adottato l’antico Green Pass, vi sbagliate, poiché anche altre città in realtà accolsero con favore la trovata veneziana e decisero di applicarla.

Green Pass, le altre città antiche

Entrambi i documenti, la Fede di sanità, attestato che riservato a coloro che effettuavano viaggi via terra, e la Patente di sanità, documento che invece era riservato alle autorità portuali per le imbarcazioni, furono adottati anche da Napoli e Trieste. Presto però anche altre città estere si unirono, come Amsterdam, Corfù e Lubiana. E se pensate che anche i Green Pass taroccati siano un’invenzione moderna, vi sbagliate ancora. Anche all’epoca queste patenti potevano essere manomesse o false, per questo motivo le autorità seguivano attentamente la loro creazione, dalla stampa alla consegna, fino alla compilazione, così da evitare ogni tipo di contraffazione.

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