Silvio Berlusconi e quel “vaffa” a La Russa stanno facendo parlare più della sua elezione come Presidente del Senato. Potere del web e dei social viene da dire. Il nuovo Governo Meloni non è esente da sorprese e nelle ultime ore è emersa tutta la difficoltà a formare il nuovo esecutivo. Ignazio La Russa è stato eletto presidente del Senato e ormai lo sanno tutti. A far scalpore non è stata tanto la notizia della sua elezione con 116 voti ma quello che è successo con Silvio Berlusconi.

Sembra, infatti, che il leader di Forza Italia abbia insultato La Russa e il video sta facendo il giro del web da ore.

Non è neppure chiaro se davvero Berlusconi ce l’avesse con il nuovo presidente Del Senato: prima ha sbattuto i pugni sul tavolo del seggio e dal labiale sembra che abbia pronunciato la parola «Vaffa****o» mentre stava proprio discutendo con La Russa.

Ignazio La Russa, nuovo presidente del Senato e la lite con Berlusconi

Le ipotesi sono le più disparate: l’insulto era rivolto a La Russa, o forse stavano parlando di un evento o addirittura c’entrerebbe Licia Ronzulli, l’infermiera e senatrice che per adesso sembra essere rimasta fuori dal governo Meloni. Come riporta Open – una chiave di lettura del labiale di Berlusconi- potrebbe essere «Sono stato messo sotto dalla (sulla?) Ronzulli, vaff**ulo». Berlusconi avrebbe proposto la sua senatrice di fiducia nella lista dei ministri della Meloni, senza però ottenere risposta. Anzi. Il Cavaliere – secondo La Stampa – avrebbe chiesto per la Ronzulli il ministero dello Sviluppo ma avrebbe ottenuto no come risposta.

Lo scontro con la Russa è arrivato dopo l’incontro tra Berlusconi e Giorgia Meloni, uno scontro che è finito con i pugni sul tavolo ed è diventato il simbolo dell’inizio di questa legislatura e delle prime difficoltà per la Meloni a creare il Governo.

La biografia

Ma chi è Ignazio Benito La Russa? Siciliano, 75 anni, è il primo esponente di Fratelli d’Italia ad aver ottenuto una carica istituzionale di tale rilievo. Qualcuno lo aveva chiamato anche presidente nei giorni scorsi e lui aveva risposto: “Sì, chiamatemi così: sono presidente dell’Inter Club”. Oltre alla passione calcistica, la politica rimane la sua grande ambizione. Dopo aver studiato in Svizzera e poi a Pavia, La Russa iniziò a praticare la professione di avvocato prima di intraprendere la carriera politica. La passione per la politica l’ha ereditata dal padre Antonino, ex segretario della sezione fascista di Paternò e poi senatore del MSI. Tutti nella famiglia di Ignazio la Russa hanno militato in politica, anche i fratelli e la sorella Emilia.

Negli anni ‘70 la sua carriera iniziò come segretario del Fronte della Gioventù a Milano e nel 1985 e poi anche consigliere locale di San Donato Milanese prima di arrivare a Roma nel 1994. Un periodo storico fondamentale, quando aderì alla cosiddetta “svolta di Fiuggi” voluta da Gianfranco Fini e che trasformò il MSI in Alleanza Nazionale. Con il partito di Fini, venne eletto alla Camera fino al 2008, quando si candidò con il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi. Fino al 2011 fu anche ministro della Difesa. E arriviamo al 2012, quando Russa abbandonò il PdL e fondò Fratelli d’Italia insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Nel 2018  si ricorda la sua elezione a senatore. Fino all’elezione di Presidente del Senato di ieri. Un’elezione che dà inizio a un nuovo periodo storico per l’Italia. E intanto, il mistero del labiale di Berlusconi rimane.