Arriva dall’ospedale Sant’Anna di Torino la cuffia refrigerata Paxman. Si tratta di una sorta di casco, una cuffia di silicone morbido, collegata ad un impianto frigorifero, che consentirà ai pazienti in cura di non perdere i capelli. Oltre che dolorosi effetti collaterali, la chemioterapia provoca la caduta dei capelli a causa dell’atrofia del bulbo pilifero colpito dai farmaci utilizzati per la terapia. Grazie a questo nuovo sistema si potrà almeno evitare la perdita della chioma.
Un casco rivoluzionario
Il paragone, se fattibile, è relativo al casco utilizzato dalla parrucchiera, quello che si usa per asciugare i capelli.
La storia di questa cuffia arriva da lontano. L’azienda Paxman era nata negli anni ’50 inventando un sistema per il raffreddamento della birra. Dopo che la moglie del fondatore si ammalò di tumore, l’azienda iniziò ad occuparsi di sistemi di raffreddamento da rendere utili per i malati di cancro.
Il funzionamento
La cuffia refrigerata Paxman possiede due postazioni usate contemporaneamente, il casco ha lo scopo di ridurre la temperatura nella zona del cuoio capelluto diminuendo il flusso del sangue in modo da conservarli dalla distruzione provocata dalla chemio. La cuffia viene posta sulla testa del paziente prima e dopo il trattamento chemioterapico in cui la temperatura viene abbassata gradualmente. Attualmente questa cuffia può essere efficace su una grande varietà di farmaci chemioterapici.