Il tema delle case Green non è concluso, anzi possiamo dire di essere solo all’inizio. Da quando la Ue ha lanciato la proposta di arrivare ad avere in tutta Europa case con efficienza energetica moderna entro un tot di anni, a partire dal 2030, quando tutte le abitazioni dovranno essere almeno in classe energetica E ed entro il 2033 la classe energetica D, il tema ha scatenato alcune polemiche. Anche perché in Italia, che ha un patrimonio immobiliare molto vecchio, non è facile poter raggiungere questi obiettivi.

Case green, censimento UE in arrivo a giugno, quanti potrebbero essere gli immobli a rischio

Entro giugno 2023, la Ue ha fissato la scadenza che servirà per finire il censimento di tutti gli immobili dei 27 paesi membri dell’Ue. Ciò in vista dell’obbligo che entrerà in vigore entro le date indicate per l’efficientamento energetico degli edifici
In linea di massima, quindi, entro giugno, saranno a disposizione i dati relativi agli edifici da ristrutturare in maniera obbligatoria per adeguarsi alla nuova normativa comunitaria. Chi rischia, in sostanza?
Prossimamente, sarà l’Osservatorio europeo sul parco immobiliare che dovrà pubblicare il censimento aggiornato, però, ai numeri del 2018. Tutto ciò in attesa del voto al Parlamento Europeo previsto per il 13 marzo da parte della commissione Ue guidata da Ursula Von der Leyen. I dati ufficiali dovrebbero essere disponibili a giugno, ma già i dati parziali fanno capire che dovranno essere tantissimi gli edifici oggetto di ristrutturazione.

I rischi

Solo in Italia, si contano almeno 12 milioni di edifici che necessitano di interventi per il miglioramento energetico. Quindi un numero davvero enorme. In Europa, si parla di due terzi degli immobili che sono stati costruiti prima del 1980 e quindi vanno aggiornati dal punto di vista energetico.
Entro il 2033, in ogni caso, tutti gli edifici dovranno essere in classe D ed entro il 2030 in Classe E.

Quindi, tutti coloro che hanno abitazioni in classe G e F, e sono anche tanti, dovranno per forza fare dei lavori in casa per migliorare l’efficienza energetica.
Secondo le stime Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, è importante sottolineare che in Italia almeno 1,8 milioni di edifici hanno bisogno di ristrutturazione urgente, per un costo stimato fino a 400 miliardi.
Oltre al problema dei costi per chi è proprietario di queste abitazioni, c’è anche quello relativo al mercato immobiliare. Infatti, difficilmente chi deve acquistare casa vorrà comprarne una con una classe energetica vecchia che nei prossimi anni prevede l’efficientamento energetico. Chi non si adegua all’efficientamento, inoltre, rischia anche delle sanzioni. Quando si parla di lavori di ristrutturazione, in questo caso, ci si riferisce a cappotti termici, impianti solari e fotovoltaici, sostituzione di infissi e di caldaie, tanto per citarne alcune.