Il caos voli non da tregua. Immaginiamo di dover rivivere un’estate come quella del 2022, quando ogni giorno venivano cancellati centinaia di voli e migliaia di persone in partenza si ritrovano in aeroporto senza sapere come fare. Tra valigie perse, rimborsi e cancellazioni, la scorsa estate non è stata delle migliori sul fronte partenze ma quest’anno la situazione potrebbe ripetersi. Il caos voli della scorsa estate era dovuto alla carenza di personale e l’aumento della domanda dopo la pandemia ma se qualcuno pensa che quest’anno andrà meglio si sbaglia di grosso.

Già in alcuni scali europei la situazione inizia a traballare. Nell’aeroporto di Madrid Barajas lo scorso weekend è già stato all’insegna di disguidi e code mentre Lufthansa ha deciso di dare vita a dei tagli dei voli per evitare disagi. E c’è anche il problema dei ritardi. Infatti, Eurocontrol ha appurato che i voli in ritardo sono sempre di più rispetto al 2019 e c’è stato un aumento del 33%.

Caos voli estate 2023, sarà un’altra stagione di disagi e cancellazioni?

Per quanto riguarda il tasso di puntualità dei voli, a luglio 2022 era sotto al 50% e anche in seguito non ha mai superato il 60%. I numeri attuali, però, rischiano di peggiorare proprio in vista dell’estate. Secondo la Iata, l’associazione internazionale delle compagnie aeree, non si può affatto escludere che ci sarà un peggioramento. Rory Sergison, responsabile dell’infrastruttura Air Traffic Management Europe di Iata ha sottolineato che nei prossimi mesi molte compagnie dovranno affrontare delle sfide. In soldoni, non è chiaro a nessuno che cosa accadrà.

Un primo problema riguarda la chiusura degli spazi aerei in Russia e Ucraina, che andrà a sovraccaricare i corridoi dell’Europa sudorientale. Soprattutto quelli che attraversano Turchia e Grecia. Senza contare l’aumento del traffico aereo in Europa centrale e sud orientale e le numerose agitazioni sindacali dei controllori di volo, soprattutto in Francia.

Senza dimenticare la possibilità che alcuni aeroporti importanti come Amsterdam Schiphol e Londra Heathrow non rispondano alle difficoltà.

Prezzi biglietti rincarati per Pasqua

E se per l’estate non si possono affatto escludere disagi, anche per Pasqua e i ponti in arrivo non va affatto meglio. I rincari dei voli, infatti, mettono a rischio le partenze. Secondo un’indagine del Corriere della Sera, i voli a Pasqua costano quasi il doppio rispetto allo scorso anno. Se un anno fa la tariffa media era di 60 euro, ora è arrivata a 113 euro. Il quotidiano ha considerato le rotte da Milano e Roma verso Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Cagliari, Olbia, Alghero effettuate con Ryanair, Ita Airways, easyJet, Wizz Air, Volotea e Aeroitalia. Il confronto con il 2022 appare impietoso e i rialzi maggiori sono quelli che si prevedono tra Milano e il Sud.
Sulla tratta Milano Malpensa, Linate o Bergamo Orio al Serio, i voli per andare verso Bari sono aumentati del 92% rispetto al 2022 ma diminuiti dell’8% rispetto al 2019. Non va meglio nemmeno per andare da Milano a Brindisi.

Ancora peggio va per le tratte che collegano Milano alla Sicilia. Quindi Palermo e Catania, dove l’aumento delle tariffe è stato del 135% rispetto a un anno fa e del 153% per volare a Catania sempre dagli scali milanesi. Stessa storia per volare da Milano a Olbia, Alghero o Cagliari, dove gli aumenti arrivano al 148% per Olbia, percentuali un po’ minori per le altre tratte.
Cifre un pò meno care ma sempre consistenti quelle che riguardano Fiumicino e Ciampino per la Puglia, con aumenti dell’84%. Mentre tra Roma e la Sardegna si arriva anche al 58% in più.