Non c’è pace per il prossimo concorso scuola straordinario: la situazione è particolarmente complessa, e così, dopo l’annuncio dello slittamento della prova, è in partenza un ricorso e soprattutto arrivano le richieste di partecipazione da parte di coloro che raggiungerebbero i requisiti dei tre anni di insegnamento durante l’a.s. 2020-2021.

Al momento regna la confusione: mentre si annunciano circa 200mila supplenti per il prossimo anno scolastico, quella che un tempo veniva chiamata supplentite del sistema scolastico, molti docenti precari si ritrovano senza una data precisa per lo svolgimento della prova e quindi in difficoltà in vista dell’organizzazione della preparazione.

Slittamento della prova scritta del concorso scuola straordinario: quando si svolgerà?

Come riporta Orizzonte Scuola, al momento sono stati sospesi i termini per la presentazione dell’istanza di partecipazione al concorso scuola straordinario.

Questa sospensione è dovuta alle novità concernenti gli 8000 posti in più, da distribuire nelle varie classi di concorso e nelle diverse regioni, e dalle modifiche alle modalità di svolgimento della prova scritta.

C’è poi il problema della data in cui si dovrebbe svolgere la prova scritta – che stando all’accordo raggiunto dal governo consisterà in domande a risposta a aperta (dunque niente quizzone): le ultime anticipazioni indicano come date possibili i mesi di settembre o ottobre, a seconda dell’andamento della situazione epidemiologica.

Proprio quest’ultima questione apre il fianco alle richieste dei docenti che hanno due anni di servizio e otterrebbero il terzo anno proprio durante l’a.s. 2020-2021.

Le richieste dei docenti con due anni di servizio per il concorso straordinario

Partendo dalla decisione dello slittamento della prova del concorso straordinario ai primi messi del prossimo anno scolastico, i docenti con due anni servizio e che probabilmente svolgeranno il terzo proprio l’anno prossimo, chiedono di potersi iscrivere alla procedura.

Nel dicembre 2019, infatti, era stata approvata una risoluzione che permetteva a chi stava svolgendo il terzo anno di insegnamento nell’a.

s. 2019-2020 di partecipare al concorso, quando si immaginava che si potesse tenere nella primavera del 2020.

La questione riguarda il fatto che l’anno scolastico 2020-2021 verrà considerato retroattivamente ai fini dell’anzianità di servizio, per cui sembra ovvio che debba essere conteggiato retroattivamente anche per l’iscrizione al concorso.

Un ricorso Anief contro il concorso straordinario

Anief ha già dato avvio alle procedure di preadesione per un ricorso avverso al concorso scuola straordinario.

Questa procedura ‘riservata’, infatti, nasce da un problema giuridico, e non soltanto politico: la necessità di ottemperare alla giurisprudenza e alle direttive della Comunità Europea che impongono la stabilizzazione dei docenti con 36 mesi di servizio, perché non è possibile reiterare contratti a tempo determinato oltre quella soglia.

Il ricorso che Anief presenterà è rivolto a tutti coloro che non riusciranno a superare la prova scritta.

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