Il clima sta cambiando inesorabilmente in tutto il mondo causando danni all’ambiente, all’uomo e agli animali. Che i cambiamenti climatici avranno un impatto deleterio per l’umanità sembra ormai assodato. Secondo un rapporto pubblicato da Crowther Lab, un centro di ricerca che si occupa di cambiamento climatico, entro il 2050 le temperature si trasformeranno in moltissime città provocando siccità e altri danni.

Come cambierà il clima

In base allo studio, entro il 2050, la fascia calda del clima terrestre potrebbe spostarsi verso nord andando ad impattare direttamente nel clima di molte città.

Ad esempio, Londra potrebbe avere un clima molto simile a quello di Barcellona, molto diverso da quello attuale insomma. Madrid, invece, già molto calda durante l’estate, potrebbe diventare come Marrakech mentre Stoccolma avrebbe un clima simile a quello di Milano. E in Italia? Il paragone viene fatto proprio con Milano che potrebbe diventare calda come Dallas, in Texas.

Ma le analogie sembrano non finire qui. New York si trasformerà e il suo clima diventerà simile a quello di Virginia Beach, Mosca avrà un clima come quello di Sofia, Seattle come quello di San Francisco.

Interessante, a tal proposito, è la mappa interattiva a questo link che mostra tutte le analogie dei vari climi e come questi cambieranno nel corso degli anni. In sostanza tante città diventeranno più calde e se aggiungiamo la scarsità d’acqua è facile accorgersi di come l’impatto sarà devastante.

Aumenterà richiesta energia

Secondo uno studio studio pubblicato su Nature Communications dai ricercatori dell’International Institute for Applied Systems Analysis, Università Ca’ Foscari di Venezia e Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici  e Boston University, entro il 2050 il cambiamento climatico farà crescere del 58% la domanda di energia. L’analisi si è basata su 21 modelli climatici e prendendo come riferimento cinque scenari socio-economici da cui è emerso che entro il 2050 la domanda di energia aumenterà dall’11 al 27% se il riscaldamento sarà moderato e dal 25% al 58% se sarà più elevato.

La maggiore richiesta di energia sarà legata inesorabilmente al raffreddamento degli ambienti nell’industria e nel settore dei servizi, in sostanza aumenterà a dismisura l’utilizzo di condizionatori sia nelle case private che negli uffici.

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