Questo mese per molti pensionati non sono arrivati gli aumenti, parliamo di quelli inerenti alle pensioni superiori a quattro volte il trattamento minimo. L’Inps in una nota ha però comunicato che essi verranno erogati nel mese di marzo 2023 insieme alle rivalutazioni arretrate di gennaio-febbraio 2023.

Una buona notizia per i tanti che attendono con trepidante attesa questo momento nonostante si tratti di aumenti minimi. Anche pochi euro in più fanno la differenza, spiega la signora Rita, che impiegherà quel denaro per concedersi un lusso in più al supermercato.

Ecco allora quale sarà il calendario “provvisorio” dei pagamenti delle pensioni a marzo prossimo presso gli uffici postali.

Perché gli aumenti sulle pensioni sono slittati a marzo 2023?

L’Inps in una nota ha spiegato perché c’è stato un ritardo nell’erogare gli aumenti delle pensioni. Il motivo è da additarsi al cambio delle regole del meccanismo di perequazione che aggiorna gli importi degli assegni in relazione al valore dell’inflazione calcolato dall’Istat.

Il nuovo governo Meloni, con la prima Manovra di Bilancio, ha modificato lo schema di rivalutazione che è passato da 3 a 6 fasce.

Più nel dettaglio con il nuovo meccanismo gli assegni previdenziali fino a quattro volte il minimo sono stati rivalutati al 100%. Quelli fino a cinque volte il minimo all’85%, quelli tra cinque-sei volte il minimo al 53%, quelli tra sei-otto volte il minimo al 47%, quelli da otto-dieci volte il minimo al 37% e infine quelli oltre dieci volte il minimo al 32%.

Il calendario dei pagamenti

Per i pagamenti delle pensioni 2023, Sostariffe ha stilato un calendario provvisorio per chi dovrà presentarsi in uno dei 12800 uffici postali ubicati in tutto il territorio nazionale.

Mercoledì 1° marzo sarà il turno dei pagamenti per i cognomi dalla A alla B, giovedì 2 marzo per i cognomi dalla lettera C alla D, venerdì 3 marzo per quelli dalla E alla K sabato ma solo di mattina per i cognomi dalla L alla O.

Infine lunedì 6 marzo per i cognomi dalla lettera P alla lettera R e martedì 7 marzo per quelli dalla Lettera S alla lettera Z.

L’Inps ha inoltre reso noto che è possibile fin da ora inoltrare la domanda per fruire di Opzione Donna. Per inviarla si possono utilizzare vari canali e uno di questi è il sito ufficiale dell’Inps. Per accedervi è necessario possedere lo Spid di livello 2, la carta nazionale dei servizi (Cns) o la Cie (carta di identità elettronica). È necessario poi seguire il percorso: “prestazioni e servizi”, poi “servizi” e ancora ”pensione anticipata opzione donna – domanda”.

Ci sono però anche delle altre alternative per presentare domanda ovvero mediante l’ausilio dei patronati o tramite il call center (numero 803164 oppure 06164164).

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