Il giorno è arrivato: oggi nel Consiglio dei Ministri si saprà qualcosa in più sul bonus gas ovvero su un possibile contributo che dovrebbe scattare a ottobre, ma solo in alcuni casi.

Gli italiani lo sperano, soprattutto i pensionati, che per arrivare alla fine del mese, per colpa del caro bollette, stanno facendo i salti mortali.

La signora Eva ci spiega di avere 85 anni, di essere vedova e di vivere con 750 euro al mese nonostante abbia lavorato per tanti anni. Il condominio (arrivato a costare 250 euro) e le bollette, purtroppo, stanno spezzando, giorno dopo giorno, il delicato equilibrio che era riuscita faticosamente a creare.

Quello che le resta, quindi, le deve bastare per vivere. Proprio per questo la signora prega quotidianamente di non ammalarsi o di dover andare dal dentista, altrimenti non saprebbe davvero cosa fare.

Per la signora Eva e per tutte le altre che non se la stanno passando bene, cosa deciderà il Governo oggi?

Cosa potrebbe essere deciso oggi?

Nella giornata di oggi si potrebbe parlare del contributo una tantum ovvero del bonus gas che potrebbe scattare per sostenere i costi del riscaldamento da ottobre. Questo, però, solo nel caso si superi una certa soglia del prezzo del gas.

Intanto, dato che tra pochissimi giorni ovvero il 31 marzo scadranno gli aiuti attuali, il Governo sta pensando a nuove misure di aiuto per le famiglie e le imprese.

Il budget è di 4,9 miliardi, una cifra non elevatissima. Si riusciranno quindi a trovare le risorse per i crediti di imposta per le aziende, per i bonus per i nuclei a basso reddito, per l’azzeramento degli oneri di sistema e per la riduzione dell’Iva?

Sembrerebbe altamente improbabile anche se la speranza è sempre l’ultima a morire.

Le certezze

In attesa di scoprire quello che accadrà oggi nel Consiglio dei Ministri, c’è già una certezza.

Parliamo della conferma del bonus sociale per le famiglie che hanno un Isee entro il 15 mila euro. Tale bonus verrà esteso fino a luglio. L’altra notizia sicura è il taglio sull’Iva sul gas al 5% sia per gli usi civili che per quelli industriali nonché l’azzeramento degli oneri generali sempre sul gas.

Tornando al bonus gas o anche riscaldamento, esso dovrebbe partire dal prossimo 1° ottobre quando le temperature inizieranno a scendere.

Sembra strano pensare già al prossimo anno, dato che ci avviamo alla bella stagione ma: prevenire è meglio che curare. Lo sconto sarà sul gas ma si applicherà sulle tariffe della luce e il contributo sarà erogato per tre mesi (da ottobre a dicembre) in modo tale da ammortizzare le spese. Ripetiamo, il contributo verrà corrisposto solo se ci sarà l’aumento temuto del prezzo del gas sopra una determinata soglia. Non si dovrà fare nulla per averlo, in quanto verrà erogato in automatico senza alcun limite di reddito.

E intanto…..

Se fosse confermata solo l’Iva al 5% sul gas nel Consiglio di oggi, secondo l’Unc ci sarebbe il pericolo che per il mercato in tutela, il costo annuo per famiglia passerebbe da 1210 a 1635 euro. Si tratterebbe di un rincaro del 35% che per le tante signora Eva sarebbe un danno molto elevato. Per l’Unc anche se venisse confermato l’azzeramento degli oneri di sistema si pagherebbero 1590 euro l’anno e quindi 380 euro più di adesso. La bolletta elettrica, invece, se ci fosse il ritorno degli oneri di sistema aumenterebbe di 64 euro l’anno (per una famiglia tipo).

Assoutenti, invece, fa una stima ancora più catastrofica: spiega, infatti, che la spesa per il gas salirebbe di 700 euro a famiglia e quella per la luce di 380 euro.

Per capire quale sarà il nostro destino, non ci resta che attendere il prossimo Consiglio dei Ministri di oggi.

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