Meno tasse a chi fa figli. E’ questa l’idea partita da Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, che vorrebbe risolvere il problema della denatalità aiutando maggiormente le famiglie che decidono di fare figli. Si parla, a tal proposito, di un bonus figli o bonus famiglia, a cui il governo sta lavorando e che punta proprio a favorire la natalità. La proposta è stata rilanciata anche dal leghista Massimo Bitonci, che ha ipotizzato una detrazione di 10.000 euro all’anno per ogni figlio senza limiti di reddito.

L’obiettivo, però, sembra chiaro: tagliare le tasse alle famiglie che hanno almeno 2 figli. Questo per risolvere il problema della natalità italiana, di cui ormai si parla sempre di più negli ultimi giorni. Ma quali sono le ipotesi al vaglio?

Bonus figli o famiglia, come potrebbe funzionare la nuova proposta di Giorgetti

Ovviamente, non tutti hanno accolto con positività la proposta. Oltre al dubbio su dove si troveranno le risorse finanziarie, l’opposizione teme che questa proposta possa portare vantaggi solo e soltanto a quanti abbiano dei redditi più alti. L’Inps, invece, spera che non si tratti di un dietrofront sull’assegno unico.
Quello che appare chiaro, al momento, è che il Governo Meloni punta molto a incentivare le nascite e anche se quella di Giorgetti per adesso è solo una proposta, c’è da scommettere che presto saranno definiti i confini di questo bonus, quindi potrebbe essere formalizzato in tempi brevi.

Entro fine anno, il governo potrebbe proporre un bonus famiglia che prevede un taglio delle tasse per famiglie che hanno almeno due figli minori.

Detrazione pari a 10.000 euro l’anno per ogni figlio a carico

Massimo Bitonci, sottosegretario alle Imprese, invece, ha ipotizzato una detrazione pari a 10.000 euro l’anno per ogni figlio a carico. Di cui le famiglie possono usufruire fino al termine degli studi dei figli.

Si guarda, però, ai costi altissimi di questa misura, che di fatto la rendono meno facile. Il governo, poi, potrebbe mettere in atto anche il bonus famiglia. Ossia tagliare progressivamente le tasse solo ad uno dei genitori in modo proporzionale all’aumentare dei figli. In questo modo per chi ha tre o quattro figli si arriverebbe all’azzeramento delle tasse.

Infine, il Governo potrebbe puntare anche al quoziente familiare, soluzione che prevede una diminuzione del reddito soggetto a tassazione in base al numero dei figli fino al compimento di 14 anni. E che si basa su un un taglio compreso tra il 50% ed il 66% dell’aliquota di uno dei due coniugi. Anche in questo caso, però, non si può non considerare il costo di questa possibile riforma. Quello che è certo – in ogni caso – è che il Governo porterà avanti la sua missione di risolvere l’annoso problema della natalità, che ha sicuramente pesanti ricadute economiche e sociali.