L’abbiamo detto più volte, bisogna fare in fretta per far fronte ai cambiamenti climatici. Tra gli interventi messi in campo dall’Unione Europea per favorire ciò c’è la direttiva sulle case green che si articola in più fasi. Una di queste è lo stop degli incentivi statali per l’acquisto di caldaie e combustibili fossili. Quindi la direttiva cambierà l’attuale bonus caldaie?

La disposizione europea sulle case green non è stata accolta in modo favorevole dalla premier Meloni. Il motivo è che il patrimonio immobiliare italiano è tra i più vecchi in Europa.

I dati Enea, infatti, comunicano che circa il 60% delle case italiane ricadono nelle classi energetiche G e F che sono tra le più basse in Europa. La percentuale scende, invece, al 17% per la Francia e al 6% per la Germania. Questo significa che la direttiva sulle case green avrà un notevole impatto sul nostro paese. Ma, ripetiamo, non c’è più tempo, è necessario entro il 2050 raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica.

Addio incentivi

Il Parlamento Europeo ha stabilito una data. Si tratta del 31 dicembre 2023, giorno in cui non si potranno più chiedere incentivi (bonus) per l’acquisto delle caldaie e di altri combustibili fossili. È vero che in corso d’opera potrebbero esserci delle modifiche alla direttiva ma sembrerebbe che all’orizzonte non ce ne siano. Quel che si sta delineando, comunque, è la volontà di vietare le caldaie alimentate con combustibili fossili.

Dal prossimo anno, e quindi dal 2024, potrebbe essere eliminato il bonus caldaie o modificato. Tale incentivo, infatti, potrebbe essere fruibile solo, ad esempio, se si acquistano degli impianti di riscaldamento alimentati da energie rinnovabili o ibridi.

Sicuramente i benefici per l’ambiente sono importanti ma è necessario anche capire quali saranno i costi per i consumatori finali. Questi ultimi, infatti, non se la stanno passando bene: prima hanno dovuto affrontare grosse difficoltà per colpa del Covid-19 mentre ora sono alle prese con le bollette pazze di luce e gas.

Bruxelles, però, per i ceti meno abbienti sta pensando ad eventuali sovvenzioni.

Oltre al bonus caldaie, quali sono quelli attuali?

Come abbiamo detto, fino alla fine del 2023 si potrà sfruttare il bonus caldaie e non solo. Si può fruire al momento anche del bonus ristrutturazione al 50% e dell’Ecobonus al 65%. C’è inoltre il Superbonus al 90%. Tra questi, quello che va più incontro alle esigenze ambientali è sicuramente l’Ecobonus che prevede una detrazione fiscale del 65% per coloro che sostituiscono una caldaia. Questo con un modello di classe A con sistemi di termoregolazione di classe V, VI o VII.

Abbiamo inoltre nominato il Bonus ristrutturazione grazie al quale c’è la possibilità di avere una detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 96 mila euro se si sostituisce la caldaia. Quest’ultima, però, deve essere di classe superiore (A). Se la detrazione adesso è del 50%, però, a gennaio scenderà al 36% (spesa massima 48 mila euro).

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