In arrivo nuove regole sui bollettini covid, dopo la richiesta delle Regioni che vorrebbero distinguere tra positivi sintomatici e asintomatici, ridurre la durata della quarantena per chi sta bene e togliere il tampone per la fine dell’isolamento.
Bollettino covid, come potrebbero cambiare le regole
L’Iss, però, al momento avrebbe stoppato le richieste anche se le Regioni sembrano andare avanti e il Governo dovrebbe trovare un punto di incontro. Quasi sicuramente, dovrebbe essere mantenuto il calcolo complessivo e si dovrebbe poi distinguere tra positivi asintomatici e sintomatici nella conta giornaliera.
Come scrive La Stampa, però, senza questa modifica nessuna regione passerebbe più in arancione, visto che conta di per sè già al 30% nella conta. Di fatto togliendo questa parte dal conteggio, molte regioni tornerebbero in zona bianca anche se poi negli ospedali i ricoveri sono al 27% occupati da pazienti positivi. Secondo le Regioni, di questo passo, il paese collasserà a febbraio tra positivi in quarantena e guariti che a causa dei sistemi in tilt non riescono a farsi aggiornare il Green Pass.
Le richieste delle Regioni
Insomma, è tutto da vedere ma le richieste da parte delle Regioni al vaglio rimangono le seguenti:
-nessun isolamento per chi è positivo al tampone ma ha la terza dose
-quarantena di 7 giorni per chi è asintomatico e ha la terza dose
-distinguere i contagi tra asintomatici e sintomatici e l’occupazione dei posti letto tra pazienti Covid e non.
A La Stampa, il microbiologo Andrea Crisanti ha dichiarato che: “La verità è che le Regioni stanno facendo di tutto pur di non diventare rosse dopo che il governo non ha chiuso per tempo ristoranti e locali di ritrovo. Draghi vuole fare come Boris Johnson senza dirlo. E i presidenti di Regione tentano di non finire vittima dello scaricabarile dei contagi”.
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