Lager, Pils e Bock risultano essere le birre più bevute al mondo. Ce lo dice lo studio effettuato dalla Quality Beer Academy, la quale ha dato anche interessanti ragguagli sulla preparazione di questo famoso prodotto. Andiamo quindi a vedere quali sono le marche più conosciute e amate.

Birre più bevute, quali sono?

Se vi piacciono le curiosità relative a bevande e alimentazione, ecco allora un’altro breve excursus che fa per voi. Dopo aver visto quali sono i pesci più costosi, ecco le birre più bevute.

Un dato emerge chiaro da questa ricerca; le più bevute sono quelle a bassa fermentazione. Ma cosa si intende con questa espressione? L’appellativo si riferisce al particolare processo di fermentazione dei lieviti selezionati producono nei tini. In pratica, tendono a depositarsi in basso, ossia nel fondo del tino. Questo perché l’anidride carbonica generata dagli zuccheri non riesce a farli salire in superficie. Insomma, l’opposto di ciò che invece avviene con l’alta fermentazione. Maestri di questo tipo di lavorazione sono i tedeschi e i cechi, con marche come: Pils, Bock, Marzen, Vienna, Schwarz. Aziende che hanno fatto la storia di questa bevanda.

Non mancano però anche marchi più moderni ed extra europei, come American Lager, le India Pale Lager, le Imperial Pils. Tornando però a parlare di tradizioni, dobbiamo necessariamente spostarci in Repubblica Ceca con l’ormai leggendario metodo Pils. Lo stile in questione è nato nel 1842 grazie all’opera del birraio bavarese Josef Groll, chiamato dal birrificio cittadino per prenderne le redini. Il lavoro di Groll ha influenzato tutte le birre a bassa fermentazione successive. Prima infatti tale bevanda risultava essere pesante, sia nel corpo che nella struttura, mentre con il suo operato si è arrivati a un prodotto delicato e fresco, grazie anche alle materie prime utilizzate, come il malto chiaro e il luppolo boemo.

Altri stili inconfondibili

Quando si parla di birre più bevute, si parla inesorabilmente di prodotti che hanno saputo cogliere le esigenze dei clienti. Soddisfare certi tipi di palati non è cosa facile, ma quando si parla di stili leggendari non si può dimenticare il Dortmunder dal lavoro di Heinrich Wenker. La birra è nata nel 1843 ed ha subito preso l’appellativo di export, grazie alla sua capacità di conservarsi anche durante lunghi viaggi. Anche in questo caso si tratta di un prodotto fortemente emulato. Incerta invece la storia e la datazione delle Bock, o Starkbier. Dovrebbero essere nate tra il XIV e il XVII secolo.

Sono particolarmente forti, in quanto hanno un grado alcolico superiore vista la presenza di numerosi malti. Chiudiamo con un ultimo prodotto decisamente più di nicchia, ma forse proprio per questo destinato ad estimatori particolari. Stiamo parlando delle Rauchbier, ossia le birre affumicate. Sono create facendo essiccare il malto su fiamma viva di legna, cosa che conferisce un sapore affumicato simile allo speck.