Le proprietà fitoterapiche del biancospino sono conosciute sin dal Medioevo: si tratta infatti di una pianta davvero molto utile per il benessere del cuore e della circolazione, e per la regolazione del sistema nervoso.

Si tratta di una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosaceae, il Crataegus oxyacantha, nome scientifico del biancospino, presenta caratteristiche infiorescenze bianche e bacche di colore rosso.

Scopriamo le meraviglie di questa pianta semplice e che può aiutarci contro una serie di piccole (e molto comuni) patologie, dall’ipertensione all’insonnia, passando per l’ansia e la tachicardia.

Segnaleremo ovviamente anche qualche piccola (possibile) controindicazione.

Le proprietà benefiche del biancospino

Dal punto di vista della ricerca scientifica, gli effetti più importanti del biancospino riguardano il cuore, grazie alla presenza dei flavonoidi che aiutano contro l’ipertensione, allargando le arterie e favorendo il passaggio del sangue. Per lo stesso motivo, è un rimedio naturale anche per la tachicardia.

Sempre per quanto concerne il cuore, sembra che il biancospino agisca anche da cardiotonico, favorendo la capacità contrattile del muscolo cardiaco.

Questa azione calmante non investe soltanto il cuore, ma anche il sistema nervoso. Si è rilevata un’ottima incidenza in casi (lievi) di palpitazioni, stress, ansia e insonnia.

Non va dimenticata poi la presenza di principi attivi a carattere antiossidante, i migliori alleati contro l’invecchiamento cellulare, grazie all’azione di contrasto ai radicali liberi.

Per concludere, il biancospino è importante anche contro l’accumulo di colesterolo, ha effetti antidiarroici e diuretici in caso di ritenzione idrica.

Come si assume il biancospino

In caso di ansia o di piccoli attacchi di panico o in caso di leggera ipertensione e tachicardia, è spesso consigliato il biancospino, proprio per la sua azione combinata sul cuore e sul sistema nervoso.

Solitamente, il biancospino si assume in tisana, spesso accompagnato da altre piante a effetto calmante, come la passiflora, il tiglio o la valeriana.

Il miglior modo per assumerla è quella di lasciare in infusione a lungo (circa 15 minuti) l’estratto secco di biancospino in una tazza d’acqua bollente.

In caso di insonnia, si suggerisce l’assunzione fino a 2-3 tazze di biancospino al giorno (oltre è sconsigliato).

Ricordiamo che il biancospino si trova in commercio in tisane, ma anche in tintura madre e estratto secco: la posologia per la propria situazione andrebbe sempre discussa con un esperto.

Anche il biancospino ha qualche controindicazione

In realtà, non esistono importanti controindicazioni sull’assunzione del biancospino. Ma la prudenza non è mai troppa.

Ecco i seguenti casi in cui sarebbe opportuno informare il medico su possibili interazioni o effetti collaterali:

  1. Qualora si assumano farmaci per patologie croniche
  2. Qualora ci si trovi in gravidanza o allattamento
  3. Qualora si soffra di pressione bassa – il biancospino potrebbe abbassarla ulteriormente.

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