Il tema delle auto green è sempre in auge, sopratutto da quando è scattato il divieto di vendere auto a benzina e diesel dal 2035. Da giorni si parla insistentemente degli e-fuel nelle automobili e ora che il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans ha annunciato l’accordo con la Germania il tema diventerà ancora più attuale. Si tratta dei carburanti sintetici da non confondere con i biocarburanti promossi dall’Italia. Di fatto con l’accordo europeo, non esiste più nessun ostacolo all’approvazione del nuovo regolamento sulle emissioni di CO2 dei veicoli, che dal 2035 vieta la vendita di auto e veicoli motore termico a benzina o a diesel.

Auto green, accordo Europa su e-fuel ma l’Italia spinge ancora sui bio carburanti

Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, dopo l’annuncio, ha dichiarato che l’Italia è impegnata a fornire gli elementi utili per far capire alla Ue come sia importante inserire anche i biocarburanti tra i combustibili verdi. Chiare anche le parole del ministro dei Trasporti Matteo Salvini secondo cui:

“il governo è determinato a proseguire nella strada del buonsenso per non fare solo un enorme regalo alla Cina è necessario che l’Europa apra anche ai biofuels”

Lo scorso 21 marzo, Pichetto Fratin, Salvini e Urso avevano scritto a Timmermans spiegando la posizione italiana sugli e-fuels. La Ue, però, non ha mai considerato la possibilità di ampliare il regolamento ai biocarburanti. Questo perchè ciò avrebbe voluto dire riaprire un accordo già votato dalla Ue. Entro il 28 marzo, il Consiglio Energia dovrebbe adottare il regolamento e poi saranno spiegati i successivi passi.
Con l’accordo tra la Germania e la Commissione Ue, si prevede che dopo il 2035, data in cui sarà vietata la vendita di auto a benzina e diesel, sarà ancora possibile vendere quelle con motore a combustione alimentate esclusivamente con combustibili sintetici.

Ossia in grado di garantire la neutralità climatica.

Cosa cambia per le auto già immatricolate

Gli e-fuels sono di origine sintetica, composti da idrogeno con l’aggiunta di anidride carbonica. Ma per esser considerati puliti devono prevedere la produzione con energia rinnovabile. I biocarburanti, invece, su cui spingeva l’Italia derivano dalla trasformazione di sostanze organiche di origine vegetale o animale. Il problema, come scrive Open – è che per la produzione di e-fuels si necessita di molta elettricità. Oltretutto non sono molto efficienti per l’impatto ambientale se non è già presente una rete che li produca.

Senza contare che i costi di produzione non sono vantaggiosi. In soldoni, in questo modo si rischia di avere conseguenze sul prezzo delle auto alimentate con e-fuels.
Cosa succederà quindi alle auto già immatricolate? La Stampa spiega che con il nuovo accordo, dal 2035 si potranno vendere anche veicoli alimentati con carburanti sintetici ma queste regole non sono valide per le auto già presenti. Quindi chi acquista prima del 2035 potrà continuare a circolare normalmente anche se i costi potrebbero essere più cari.