La Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha dato il primo ok con 46 voti a favore e 40 contrari alla proposta che vede dal 2035 il divieto di vendere auto o camion alimentate a benzina, diesel e gpl. Il testo, ora passerà al vaglio della plenaria del Parlamento nel mese di giugno. Lo scopo, è quello di favorire il mercato delle auto ad emissioni zero. Si tratta di un primo step molto importante, perché formalizza una scelta che andrà a cambiare il mercato delle auto entro 13 anni.

Auto benzina e diesel, ecco da quando non saranno più vendute

La proposta di non vendere più le auto a benzina e diesel, rientra anche nel pacchetto delle misure legate alla sostenibilità “Fit for 55” che punta a ridurre del 55% le emissioni di anidride carbonica, per allinearsi con le nuove politiche climatiche dell’Unione Europea entro il 2030. Tra gli emendamenti, quello legato ai finanziamenti per garantire una transizione concreta nel settore automobilistico e un altro per valutare l’intero ciclo di vita delle emissioni di mezzi sul mercato.

Le tappe intermedie

Nel frattempo, in attesa del 2035, sono previste alcune tappe intermedie come: dal 2025 stop al 25% di auto e del 20% di furgoni, dal 2027, la percentuale sale rispettivamente al 40% e 45% e dal 2030 si passa al blocco delle auto del 75% e del 70% dei furgoni. Nella proposta, anche se non sembra fattibile, qualcuno ha accennato all’abbandono dei veicoli a motore a combustione già dalla fine del decennio, ma ovviamente non sembra possibile. In tutto ciò, a pesare è anche il prezzo del carburante sempre più alto.

Con l’addio alle vetture a benzina e diesel aumenta il timore per il settore automotive di trovare nuovi ostacoli per il mercato delle auto già duramente colpito dalla pandemia e dalla crisi dei chip. Le case automobilistiche potranno ottenere un aiuto con dei possibili finanziamenti per garantire la transizione energetica e un metodo comune all’intera UE per la valutazione delle emissioni di CO2.