Il 2023 non inizia proprio bene per gli automobilisti e non solo per l’addio allo sconto taglia accise, che di fatto farà aumentare il prezzo di benzina e diesel, ma anche per l’aumento dei pedaggi autostradali. Insomma, oltre il danno la beffa. Da quest’anno, non solo non ci sarà più lo sconto carburante di 30 centesimi, che ha aiutato molto gli automobilisti a risparmiare qualche euro, ma pure prendere l’autostrada sarà un po ‘ più dispendioso. Anche se di poco.

Ricordiamo che nel 2022 gli aumenti dei pedaggi erano stati sospesi e quindi erano state applicate le tariffe vigenti dal 31 dicembre 2017. Lo scorso anno, nel 98% delle autostrade italiane, i pedaggi non erano aumentati. Tranne che nella tratta A21 Piacenza-Brescia gestita da Autovia Padana, dove si era registrato un rincaro del +5,45%.

Aumento pedaggi autostrada 2023, poteva andare peggio

Da quest’anno sarà molto diverso e lungo la rete autostradale gestita da Autostrade per l’Italia, sono previsti aumenti di circa il 2%, con un altro aumento dell’1,34% da luglio 2023. In una nota, il Mit ha spiegato che si rischiava un rincaro del 5% ma che fortunatamente ora è scongiurato. Viaggiare in autostrada, quindi, sarà leggermente più caro, anche se gli aumenti del 2% non sono particolarmente salati. Quindi gli automobilisti noteranno appena la differenza di tariffa rispetto a prima . Il ministro degli Interni, inoltre, ha confermato anche lo stop agli aumenti sulle Autostrade A24/A25 Roma-L’Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara.

Rincari del 2% previsti

Il Mit, d’intesa con il Mef, ha dichiarato che in Italia la situazione sulle autostrade sarà migliore rispetto ad altri paesi. In Francia, ad esempio, è previsto l’aumento del 4,75% da febbraio, che va aggiunto al 2% del 2022. In Spagna, per almeno 11 tratte, si parla di un aumento del 4%. Nel nostro paese, tutto sommato, considerando un aumento del 2% e che era un pò che i pedaggi non aumentano, non ci si può lamentare, anche se in ogni caso questo si conferma come uno dei tanti rincari che stanno attanagliando gli italiani da quasi un anno a questa parte.

Nel dettaglio, nel nuovo piano, si legge che non si segnalano aumenti per le società con aggiornamento del piano economico in corso come Autostrada dei Fiori S.p.A. – A6, Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus S.p.A, Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A etc e non sono previsti aumenti anche per quelle con concessione scaduta come Autostrada del Brennero S.p.A, Società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D’Aosta etc. Non cambia nulla per la BreBeMi, la Pedemontana Lombarda, la Strada dei Parchi Spa e il consorzio per le autostrade siciliane.