Per chi deve ricevere l‘assegno unico o l’aumento della pensione sono momenti cruciali. Alcuni ritardi, infatti, stanno colpendo i pagamenti dell’Inps. Tutto è iniziato con il rinvio a marzo per quanto riguarda l’adeguamento all’inflazione degli assegni pensionistici sopra i 2.101 euro e l’aumento delle pensioni minime, poi a fine febbraio l’erogazione dell’assegno unico, che si accompagna anche ad alcuni problemi relativi alla presentazione della domanda per il bonus-nido 2023. Come sappiamo, a inizio anno, l’adeguamento delle pensioni al costo della vita, quindi la rivalutazione delle pensioni, ha interessato le pensioni fino a 2.101 euro lordi mensili con una rivalutazione del 7,3% da gennaio.

Aumenti pensioni, rivalutazioni a marzo e calendario

In sostanza, le pensioni con cifre superiori hanno avuto degli aumenti meno corposi, ciò a causa della stretta voluta dal governo. Si deve attendere marzo per vedere l’incremento. Sempre a inizio marzo si dovrebbero ricevere anche gli arretrati dei due mesi precedenti. Per quanto riguarda la fascia che corrisponde fino a cinque volte il minimo, si parla di una rivalutazione dell’85%, ovvero un aumento del 6,205%, mentre chi supera le cinque o sei volte il minimo dovrebbe ricevere il 53% dell’inflazione. Gli importi scendono per chi ha una pensione fino a 10 volte il minimo, si arriva al 32% di rivalutazione, con un recupero rispetto all’aumento dei prezzi del 2,336%.
Ritardi anche per le pensioni minime, che arriveranno a 572 euro mensili o 600 euro per gli over 75. Sempre a marzo questi otterranno anche gli incrementi di gennaio e febbraio.

Ricordiamo che anche a marzo le pensioni saranno pagate dal primo giorno del mese. I pensionati riceveranno l’accredito sul conto corrente bancario o postale, mentre per chi va ancora a ritirare la pensione in posta seguirà il solito calendario:

  • mercoledì 1° marzo, dalla A alla B
  • giovedì 2 marzo, dalla C alla D
  • venerdì 3 marzo, dalla E alla K
  • sabato 4 marzo, dalla L alla O
  • lunedì 6 marzo, dalla P alla R
  • martedì 7 marzo, dalla S alla Z.

Assegno unico l’erogazione della rata legata alla rivalutazione annuale a fine mese

Per quanto riguarda l’assegno unico, invece, l’erogazione della rata legata alla rivalutazione annuale, è slittata a fine febbraio, quindi tra pochi giorni.

La rivoluzione di gennaio sarà invece liquidata con il pagamento di marzo, con un tasso di rivalutazione pari all’8,1%.
Entro fine febbraio, inoltre, scadrà anche il tempo massimo per il rinnovo dell’Isee e la possibilità di inviare la Dichiarazione sostitutiva unica all’Inps per avere l’aggiornamento dell’indicatore. Il rinnovo è fondamentale per non rischiare che a marzo arrivi solo la quota minima di 50 euro per figlio. Poi si avrà tempo fino al 30 giugno per aggiornarlo e ottenere gli importi arretrati. L’Inps, intanto, ha fatto sapere che nel 2023 sono state inviate circa 6 milioni di Dichiarazioni sostitutive uniche.