In Italia quasi tutti possiedono una macchina e l’assicurazione auto è uno di quei costi obbligatori che ogni anno bisogna sostenere per mantenerla. Con i costi che aumentano sempre di più, pagare un’assicurazione annuale sta diventando un vero e proprio salasso, senza contare l’aumento possibile del prezzo della benzina. Ecco perchè non sono pochi gli italiani che stanno pensando di scegliere l’assicurazione moto e auto a consumo. Insomma, paghi ciò che consumi. Il trend è abbastanza noto in altri paesi e ora anche l’Italia sta sperimentando questa nuova modalità, che da un lato sembra dare un calcio ai rincari e dall’altro spinge a un utilizzo più consapevole dei veicoli.

Arriva l’assicurazione auto a consumo, paghi quando la usi ma non è per tutti

Il funzionamento è più o meno questo: si paga una tariffa RC auto personalizzata e proporzionata al numero di chilometri che si devono percorrere nell’arco dell’anno. Ovviamente non si tratta di una scelta fattibile per chi usa molto l’auto o fa parecchi chilometri, ma solo per chi ne fa un uso limitato e quindi non avrebbe nessuna convenienza a pagare cifre esorbitanti per l’assicurazione.
Gli esperti sono stati chiari a proposito. L’assicurazione auto pay per use, conviene a chi percorre fino a 5mila chilometri annui. Se già se ne percorrono sopra i 10mila all’anno non è più una buona scelta.

A conti fatti, una polizza di questo tipo potrebbe andare bene per chi percorre pochi chilometri. Anche perchè si deve pagare una quota fissa di premio e anche una variabile, che si basa sui chilometri percorsi.

Il ruolo della scatola nera

Il Corriere della Sera, in merito all’assicurazione che si paga in base ai chilometri percorsi, fa l’esempio dell’app BeRebel, di proprietà di UNIPOL, che non solo consente di personalizzare l’ assicurazione auto a consumo ma anche di vedere in anteprima quanto si spenderebbe.

Il funzionamento è semplice: si rinnova ogni mese versando un importo fisso e a fine mese un conguaglio che cambia in base ai chilometri percorsi. Il concetto è semplice, meno guidi e meno paghi. Tendenzialmente si possono pagare solo 20 euro mensili. Il che vorrebbe dire una cifra media di 240 euro l’anno, ma tutto è relativo perchè la cifra varierà sempre in base al chilometraggio.

Una cosa simile l’ha proposta anche Porsche Versicherungsdienst in Germania. Si tratta di una polizza che tiene conto del chilometraggio e che non richiede nessun pagamento anticipato.
Il focus di tutta la questione, è che per monitorare i chilometri è necessario installare una scatola nera sull’auto. Il nome ufficiale è event data recorder o black box, ma tutti la chiamano scatola nera. Nel mondo sono sempre più utilizzate e consentono di risparmiare moltissimo sulle assicurazioni. Non è un caso, quindi, che molte compagnie le propongono ai clienti per registrare tutti i dati, tanto che sono diventate fondamentali anche per ricostruire dinamiche degli incidenti stradali.